Principi di condotta militare: Umanità

Nonostante la complessità del corpus, costituito da norme convenzionali e consuetudinarie, e il dinamismo del contesto evolutivo, volto ad ampliare la protezione delle parti deboli e a mitigare le sofferenze derivanti da situazioni di conflittualità armata, il diritto internazionale umanitario si impernia su pochi principi fondamentali. Continue reading “Principi di condotta militare: umanità”

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Dev’esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere.

Oriana Fallaci

Almanacco: Operazione Margine di Protezione / Conflitto israelo-palestinese

Dopo sette anni di aspre divisioni, nel 2014, Fatah e Hamas, i due principali fronti dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) e dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), maturarono la decisione di mettere fine alla lotta intestina che aveva monopolizzato e paralizzato la vita civile nei territori occupati. Continue reading “Almanacco: Operazione Margine di Protezione / Conflitto israelo-palestinese”

Almanacco: Operazione Guardiani delle Mura / Conflitto israelo-palestinese

La decisione della Corte Suprema israeliana, in merito allo sgombero di residenti palestinesi dal quartiere Sheikh Jarrah di Gerusalemme Est, il 6 maggio 2021, segnò l’inizio di una serie di proteste. L’area, annessa a Israele in maniera illegale dal 1980, ai sensi dell’ordinamento giuridico internazionale, è parte dei territori occupati. La sentenza, quindi, esacerbava una situazione, già problematica, di flagrante violazione dei diritti umani. Continue reading “Almanacco: Operazione Guardiani delle Mura / Conflitto israelo-palestinese”

Evergreen: Janna Ayyad. Corrispondente di guerra

La Bambina ripubblica un articolo di attualità

Janna Ayyad: Corrispondente di guerra

Il Toro e la Bambina, 8 giugno 2018

Janna Jihad Ayyad, classe 2006, è un’attivista per la pace e giornalista in erba. Nata nella tribù Banu Tamim, è figlia della direttrice del dipartimento per gli affari della donna del governo palestinese. Ha cominciato a postare reportage sull’occupazione israeliana quando aveva sette anni, dopo l’uccisione di due membri della sua famiglia. Continue reading “Evergreen: Janna Ayyad. Corrispondente di guerra”

Il cortile di casa degli Usa: il golpe in Guatemala

Il colpo di stato orchestrato in Guatemala nel 1954 dalla Central intelligence agency (Cia), contro un governo incaricato con metodo democratico, è di particolare gravità storica. Troncò, infatti, in forma violenta, un importante processo di inclusione sociale sul piano nazionale e installò la guerra fredda nella regione latinoamericana. Continue reading “Il cortile di casa degli Usa: il golpe in Guatemala”

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Al giorno d’oggi la dimostrazione di potenza non è la capacità di muovere guerra ma quella di impedirla.

Anne Elizabeth O’Hare McCormick

Evergreen: Palestina. Ahed Tamimi

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Palestina. Ahed Tamimi

Il Toro e la Bambina, 31 marzo 2018

I tribunali militari israeliani hanno un tasso di condanna del 95 per cento dei crimini attribuiti a dimostranti palestinesi. Ahed Tamimi, una ragazza sedicenne, che rischiava fino a dieci anni di carcere, ha patteggiato una pena di otto mesi di reclusione, e circa 1.500 dollari di ammenda, per aver schiaffeggiato un soldato e averlo spinto fuori a calci dal giardino di casa sua. Continue reading “Evergreen: Palestina. Ahed Tamimi”

Pillole: Striscia di Gaza

Nella storia della striscia di Gaza, si sono avvicendati i grandi domini dell’antichità, dagli egizi, ai greci, fino agli arabi e gli ottomani. Le vicende moderne riflettono una sequenza di promesse non onorate e occasioni mancate, sullo sfondo dell’affermazione di poteri che mantengono un peso determinante nell’attuale scacchiere geopolitico. Continue reading “Pillole: Striscia di Gaza”

Le analisi della Bambina

Yemen, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Siria, Turchia, Mauritania, Mali, Niger, Chad, Sudan, Israele, Libano, Giordania, Oman, Qatar, Barhein, Afghanistan, Stati Uniti, Cina, Russia, Iraq: una galleria di analisi di politica estera.

Yemen, cinque riflessioni e una conclusione preliminare
Possibili scenari del ritiro americano dalla Siria
La militarizzazione del Sahel
Le alture del Golan, una scuola di geopolitica
Braccio di ferro nello stretto di Hormuz
Anche le “guerre buone” finiscono male
Stati Uniti e Cina: chi conduce il gioco?
Quali alleanze per gli Stati Uniti dopo Trump?
In che misura la Russia rappresenta un pericolo per gli Stati Uniti?
Stati Uniti e Medio Oriente: si riparte dal via

Continue reading “Le analisi della Bambina”

Società civile e mediazioni internazionali

Nell’ambito della nuova architettura per la pace si sono fatte strada apprezzabili organizzazioni non governamentali, fra le quali, il Carter Center di Atlanta, la Comunità di Sant’Egidio di Roma, l’International Crisis Group di Bruxelles, il Centre for Humanitarian Dialogue di Ginevra, la Crisis Management Initiative di Helsinki, il Conflict Prevention and Peace Forum di New York, e la Nonviolent Peaceforce di Ginevra. Continue reading “Società civile e mediazioni internazionali”

Capire la geopolitica: esempi dalla storia

Attraverso i secoli, eventi diversi esemplificano la centralità dello studio dei territori per il posizionamento geopolitico: le guerre persiane di Alessandro Magno, i piani di conquista di Bisanzio del normanno Ruggero II di Sicilia, la sottomissione delle Americhe da parte dell’impero spagnolo, le annessioni coloniali in Africa e Asia delle potenze commerciali europee, e il riassetto del vecchio continente all’indomani della prima guerra mondiale. Continue reading “Capire la geopolitica: esempi dalla storia”

La crisi eterna del Sahel

L’area del Sahel, nell’Africa sub-sahariana, resta in scacco di una crisi che sembra eterna. In questa striscia di terra occupata da dodici paesi, che lungo il “bordo del deserto” attraversa l’Africa da est a ovest per 8.500 chilometri, alcuni di questi hanno subito gravi retrocessi democratici, altri all’insicurezza generalizzata hanno visto sommarsi disastri ambientali, tutti presentano un deficit di buon governo, e ovunque prevalgono insurrezioni islamiste. Continue reading “La crisi eterna del Sahel”

La diplomazia multilivello

I negoziati di alto profilo, mirati a stabilire accordi tra parti coinvolte in conflagrazioni belliche, sono di norma oggetto dell’operato delle cancellerie, e corrispondono all’attività anche conosciuta di peacemaking. Esistono, tuttavia, altre realtà che, sul piano locale, nazionale e mondiale, e a diversi livelli di approfondimento e interlocuzione, concorrono alla sostanza dei colloqui di pace e il loro successo. Continue reading “La diplomazia multilivello”

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Blowing in the wind

Blowing in the wind, composta da Bob Dylan, fu un singolo di successo del gruppo Peter, Paul & Mary, che lo eseguì nella marcia di Washington del 1963, in occasione della quale Martin Luther King diede il discorso I have a dream. La musica deriva da uno spiritual degli afrodiscendenti americani, No More Auction Block, e il testo evoca versetti biblici che pongono domande elementari sull’umanità, con la medesima risposta implicita rispetto al ripudio della guerra, in quanto contraria al supposto della vita. Continue reading “Blowing in the wind”

La grande battaglia dell’energia

La crisi ucraina ha provocato il caos nel mercato energetico, con un incremento del costo del petrolio, del gas, e del carbone, fino al doppio del loro valore precedente, e una corsa scomposta ad alternative di approvvigionamento. Questa situazione ha messo in risalto la necessità, evidente da decenni, di stabilire politiche di lungo termine, in modo da guadagnare livelli di autonomia, vis-à-vis condizioni e variabili geostrategiche, e contribuire alla preservazione dell’equilibrio ambientale, con il superamento del modello fossile. Continue reading “La grande battaglia dell’energia”

Evergreen: In che misura la Russia rappresenta un pericolo per gli Stati Uniti?

La Bambina ripubblica un articolo di attualità

In che misura la Russia rappresenta un pericolo per gli Stati Uniti?

Il Toro e la Bambina, 12 dicembre 2020

La sicurezza nazionale americana indica due minacce principali: Cina e Russia. L’ex-presidente Donald Trump assunse l’incarico con la risolutezza di migliorare le relazioni con il Cremlino, ma il resto dell’esecutivo e il congresso hanno continuato a promuovere politiche severe, e queste si trovano nel loro peggior momento dal 1985.

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Almanacco: Indocina

7 aprile 1954

Il presidente degli Stati Uniti, Dwight D. Eisenhower, a seguito della caduta dell’Indocina francese, oggi Vietnam, si riferì, per la prima volta, al rischio dell’espansione del comunismo nel sud-est asiatico. In questo frangente, coniò la cosiddetta “teoria dell’effetto domino”, che determinarà la posizione degli Stati Uniti nel decennio seguente. Continue reading “Almanacco: Indocina”

La pericolosa ritrovata unità dell’Iran

Una nuova era si è aperta per la Repubblica Islamica dell’Iran, con una ritrovata unità che strizza l’occhio ai riformisti, ma cementa il potente apparato parallelo. Dalla sua fondazione nel 1979, è stata caratterizata dall’esistenza di uno stato nello stato. I premier, alla guida degli esecutivi scelti con suffragio diretto, e i leader supremi, al vertice delle strutture incaricate di preservare gli ideali della rivoluzione, sono sempre entrati in collisione, dando luogo a divisioni profonde. Continue reading “La pericolosa ritrovata unità dell’Iran”

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Almanacco: il protocollo di Parigi

L’Accordo Quadro Generale per la Pace in Bosnia ed Erzegovina, anche conosciuto come Protocollo di Parigi o Accordo di Dayton, fu stipulato tra il 1° e il 21 novembre del 1995, nella base aerea USAF Wright-Patterson di Dayton, Ohio, negli Stati Uniti. Con esso ebbe termine la guerra in Bosnia ed Erzegovina. Continue reading “Almanacco: il protocollo di Parigi”

Evergreen: Sos Afghanistan

La Bambina ripubblica un articolo di attualità

Sos Afghanistan

Il Toro e la Bambina, 19 febbraio 2018

Dopo oltre quindici anni, non è azzardato pensare che la coalizione Nato in Afghanistan e nel nord-ovest del Pakistan non abbia una strategia decisiva.  Il governo di unità nazionale, frutto di un patto di condivisione del potere, mediato da John Kerry nel 2014, fra i due contendenti che si accusavano di brogli elettorali – Ashraf Ghani, presidente, e Abdullah Abdullah, primo ministro, è frammentato e piagato dalla corruzione.  Soprattutto è incapace di mantenere l’ordine. Continue reading “Evergreen: Sos Afghanistan”

Evergreen: Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese

La Bambina ripubblica un articolo di attualità

Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese

Il Toro e la Bambina, 2 febbraio 2017

La Conferenza di Parigi sul Vicino Oriente del 15 gennaio non ha prodotto esiti storici, o almeno costruttivi, nel rilancio del dialogo fra Israele e Palestina.  Nel limbo del processo di pace, l’erosione del capitale diplomatico, la recrudescenza fondamentalista di Israele, e la frammentazione dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), sono le voci di coloro che la pace la costruiscono giorno per giorno, lontano dai riflettori, a essere fonte di ispirazione e speranza. Continue reading “Evergreen: Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese”

In che misura la Russia rappresenta un pericolo per gli Stati Uniti?

La sicurezza nazionale americana indica due minacce principali: Cina e Russia. L’ex-presidente Donald Trump assunse l’incarico con la risolutezza di migliorare le relazioni con il Cremlino, ma il resto dell’esecutivo e il congresso hanno continuato a promuovere politiche severe, e queste si trovano nel loro peggior momento dal 1985. Continue reading “In che misura la Russia rappresenta un pericolo per gli Stati Uniti?”

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