Rahima Adnan ha tredici anni e frequenta il liceo a Lahore. Da quando ne aveva sei, crea e vende braccialetti, collanine, orecchini, e anelli colorati artigianali, di plastica, gomma e silicone, con il cui ricavato aiuta persone e famiglie che vivono in povertà, e altri gruppi emarginati, come la comunità transgender del Pakistan. Continue reading “Rahima Adnan: attivista umanitaria”
Immagini iconiche: Gandhi e l’arcolaio
Immagini iconiche: Gandhi e l’arcolaio
Photo credit: Margaret Bourke-White
Dal 1932 al 1933, i britannici incarcerarono Mohandas Gandhi nella prigione di Yeravda a Pune in India. Durante la detenzione, il leader pacifista tesseva le tele dei propri indumenti, avvalendosi di uno charkha, un arcolaio portatile. Continue reading “Immagini iconiche: Gandhi e l’arcolaio”
Spazi strategici: le nuove rotte marittime del Polo Nord
Il Circolo Polare Artico è spesso nel dibattito pubblico attinente all’impatto del riscaldamento globale sul suo ecosistema unico. Continue reading “Spazi strategici: le nuove rotte marittime del Polo Nord”
Evergreen: La Cina e il mondo
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
La Cina e il mondo
Il Toro e la Bambina, 18 marzo 2021
Le ambizioni economiche e geopolitiche della Cina, sebbene monumentali, antagonistiche o aggressive, non esauriscono il ruolo che sta cercando di ricavarsi. Continue reading “Evergreen: La Cina e il mondo”
Evergreen: L’asse sino-russo. Una spina nel fianco per gli Stati Uniti
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
L’asse sino-russo. Una spina nel fianco per gli Stati Uniti
Il Toro e la Bambina, 25 maggio 2021
L’incontro fra i ministri degli esteri cinese, Wang Yi, e russo, Sergey Lavrov, dello scorso marzo è stato tutto tranne un gesto retorico. Continue reading “Evergreen: L’asse sino-russo. Una spina nel fianco per gli Stati Uniti”
Evergreen: Afghanistan. Where is my name?
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
Afghanistan. Where is my name?
Il Toro e la Bambina, 11 febbraio 2018
Su twitter si può seguire e partecipare alla campagna #WhereIsMyName per rivendicare il diritto all’identità delle afghane. Continue reading “Evergreen: Afghanistan. Where is my name?”
Evergreen: La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
Il Toro e la Bambina, 19 febbraio 2022
Una nuova era si è aperta per la Repubblica Islamica dell’Iran, con una ritrovata unità che strizza l’occhio ai riformisti, ma cementa il potente apparato parallelo. Continue reading “Evergreen: La pericolosa ritrovata unità dell’Iran”
Spazi strategici: gli stretti turchi
I Türk Boğazları si trovano alle estremità opposte del mare di Marmara, parte del territorio marittimo sovrano della Turchia, trattandosi dello stretto dei Dardanelli (68 per 1,2 chilometri) e del Bosforo (30 chilometri per circa 700 metri), che rispettivamente la congiungono al mar Nero, sul lato orientale, e al mar Egeo su quello occidentale, e da lì al Mediterraneo, l’oceano Atlantico via Gibilterra, e l’oceano Indiano attraverso il canale di Suez. Continue reading “Spazi strategici: gli stretti turchi”
Stato e mercato nel futuro assetto energetico globale
La crisi energetica di questi mesi potrebbe essere la peggiore dell’ultimo mezzo secolo. Sebbene la catena del supply sia più vasta, diversificata e affidabile, e l’economia mondiale non abbia il dispendio intenso del passato (oggi si fa uso di minore energia per unità di prodotto interno lordo), la congiuntura sorpassa la questione del petrolio, e trascina con sé inflazione, recessione, chiusura di imprese, e razionamenti. Continue reading “Stato e mercato nel futuro assetto energetico globale”
Almanacco: gli Stati Uniti bombardano Hiroshima
Nell’ultima fase del secondo conflitto mondiale, nel 1945, gli Stati Uniti condussero bombardamenti atomici sulle città di Hiroshima e Nagasaki. Questi eventi rappresentano l’unico impiego letale di armamenti nucleari che sia mai stato realizzato nella storia. Continue reading “Almanacco: gli Stati Uniti bombardano Hiroshima”
Almanacco: Indocina
7 aprile 1954
Il presidente degli Stati Uniti, Dwight D. Eisenhower, a seguito della caduta dell’Indocina francese, oggi Vietnam, si riferì, per la prima volta, al rischio dell’espansione del comunismo nel sud-est asiatico. In questo frangente, coniò la cosiddetta “teoria dell’effetto domino”, che determinarà la posizione degli Stati Uniti nel decennio seguente. Continue reading “Almanacco: Indocina”
La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
Una nuova era si è aperta per la Repubblica Islamica dell’Iran, con una ritrovata unità che strizza l’occhio ai riformisti, ma cementa il potente apparato parallelo. Dalla sua fondazione nel 1979, è stata caratterizata dall’esistenza di uno stato nello stato. I premier, alla guida degli esecutivi scelti con suffragio diretto, e i leader supremi, al vertice delle strutture incaricate di preservare gli ideali della rivoluzione, sono sempre entrati in collisione, dando luogo a divisioni profonde. Continue reading “La pericolosa ritrovata unità dell’Iran”
Spazi strategici: lo stretto di Malacca
Lo stretto di Malacca, fra la penisola della Malesia e l’isola indonesiana di Sumatra, è gestito da Singapore. Prende il nome dal sultanato che regnò sull’arcipelago dal 1400 al 1511. Si trova fra gli oceani Indiano e Pacifico ed è una delle maggiori rotte commerciali al mondo di materie prime e per lo sviluppo dell’energia. Continue reading “Spazi strategici: lo stretto di Malacca”
Afghanistan: lei è mio figlio
“Bacha posh” è il nome per le bambine che i genitori afghani costringono a vestirsi e farsi passare per maschi, in modo che possano contribuire all’economia domestica, aiutando i padri nelle loro attività o svolgendo altre mansioni fuori dalla casa che rafforzano il reddito familiare. Continue reading “Afghanistan: lei è mio figlio”
Evergreen: Sos Afghanistan
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
Sos Afghanistan
Il Toro e la Bambina, 19 febbraio 2018
Dopo oltre quindici anni, non è azzardato pensare che la coalizione Nato in Afghanistan e nel nord-ovest del Pakistan non abbia una strategia decisiva. Il governo di unità nazionale, frutto di un patto di condivisione del potere, mediato da John Kerry nel 2014, fra i due contendenti che si accusavano di brogli elettorali – Ashraf Ghani, presidente, e Abdullah Abdullah, primo ministro, è frammentato e piagato dalla corruzione. Soprattutto è incapace di mantenere l’ordine. Continue reading “Evergreen: Sos Afghanistan”
L’asse sino-russo. Una spina nel fianco per gli Stati Uniti
L’incontro fra i ministri degli esteri cinese, Wang Yi, e russo, Sergey Lavrov, dello scorso marzo è stato tutto tranne un gesto retorico. Continue reading “L’asse sino-russo. Una spina nel fianco per gli Stati Uniti”
La Cina e il mondo
Le ambizioni economiche e geopolitiche della Cina, sebbene monumentali, antagonistiche o aggressive, non esauriscono il ruolo che sta cercando di ricavarsi. Come si voglia interpretare il suo espansionismo, per comprenderne intenzioni e portata, bisogna considerare che, nella visione che vuole proiettare, esistono connotazioni di indole storica e morale. Continue reading “La Cina e il mondo”
Rakiba: guerriera bambina
Diciassette anni e una lunga storia alle spalle. Quando la tua famiglia vive in condizioni di povertà, e sei una bambina in India, convincere tua madre e tuo padre a mandarti a scuola, invece di costringerti a lavorare, spesso in condizioni di sfruttamento e mancanza di sicurezza personale, diventa una lotta da assumere ogni giorno con tenacia. Continue reading “Rakiba: guerriera bambina”
Quali alleanze per gli Stati Uniti dopo Trump?
Donald Trump ha posto a dura prova l’ordine costituito dagli Stati Uniti nei settant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale. Sebbene il dibattito si sia impantanato in una dicotomia fuorviante animata da antagonisti che spingono verso la sua dissoluzione e nostalgici che puntano alla sua ricomposizione, nessuna delle opzioni è viabile. Continue reading “Quali alleanze per gli Stati Uniti dopo Trump?”
Stati Uniti e Cina: chi conduce il gioco?
A distanza di un decennio, due crisi planetarie, quella economica derivata dall’emergenza sanitaria in corso e quella finanziaria del 2008, hanno fatto vacillare il sistema capitalista della produzione e della società. Il ripiegamento del gigante statunitense su questioni che in maniera selettiva collocano al centro interessi domestici, lasciando esorbitanti spazi di vuoto sul piano internazionale, il consolidamento del peso della Cina nella geopolitica, e l’allontamento progressivo dell’Europa dai luoghi del potere, pongono alcuni interrogativi rispetto al futuro. Continue reading “Stati Uniti e Cina: chi conduce il gioco?”
Le sognatrici afghane: team di robotica di sole ragazze
L’Afghanistan ha in dotazione 400 respiratori per una popolazione di 38.9 milioni di persone. Con circa 40 mila casi alla fine di settembre, e il timore che un’impennata della pandemia possa saturare il fragile sistema sanitario nazionale, un team di adolescenti appronta respiratori assemblati con parti di vetture usate. Continue reading “Le sognatrici afghane: team di robotica di sole ragazze”
Almanacco: relazioni Cina-India-Pakistan
21 novembre 1963
Il Trans-Karakoram, regione montagnosa di 5.800 chilometri quadrati quasi disabitata, contesa fra il Pakistan e l’India è ceduta alla Cina dal Pakistan. L’accordo frontaliero viene condizionato alla risoluzione finale della disputa del Kashmir, grande quasi come il Regno Unito, e suddiviso fra India (Ladakh), Pakistan (Gilgit-Baltistan, sottratto all’India) e Cina (Aksai Chin).
Pillole: Sharī‛a
Legge rivelata, base del comportamento dell’individuo e della comunità dei credenti. Continue reading “Pillole: Sharī‛a”
Almanacco: Corea
9 settembre 1948
La Corea è divisa in Repubblica Democratica Popolare (Corea del Nord) e Repubblica di Corea (Corea del Sud). Pyongyang e Seoul sono le rispettive capitali. Continue reading “Almanacco: Corea”
Rohingya, non solo vittime
Le immagini delle masse disperate in fuga sono ancora vivide nella memoria. L’aggressione contro i rohingya, indigeni dello stato di Rakhine, nell’area nord-occidentale del Myanmar, ha avuto un picco drammatico poco meno di due anni fa, con centinaia di morti e l’esodo di più di 725 mila persone verso la frontiera con il Bangladesh. Continue reading “Rohingya, non solo vittime”
Almanacco: Cina
23 maggio 1951
La Cina assume il controllo del territorio non riconosciuto del Tibet. Continue reading “Almanacco: Cina”
Un’età dell’oro per l’India?
L’India è la settima economia e il terzo esercito per effettivi del mondo. Tuttavia, non è parte della Cooperazione Economica Asia-Pacifico – anche se è la terza forza economica asiatica; né del G7 – nonostante sorpassi il Pil di Canada e Italia; né dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – sebbene emerga fra gli attori in Asia e Africa; e neppure dell’Agenzia Internazionale dell’Energia – essendo uno dei massimi consumatori; e tantomeno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Continue reading “Un’età dell’oro per l’India?”
Fantasmi nucleari dall’Iran alla Corea del Nord
Il ritiro americano dall’accordo multilaterale con la Repubblica Islamica dell’Iran sulla non-proliferazione di armi di distruzione di massa è arrivato forte e chiaro, scoperchiando una serie di interrogativi. Continue reading “Fantasmi nucleari dall’Iran alla Corea del Nord”
Islam politico
Dagli anni settanta, hanno preso il via numerosi modelli di partecipazione politica di formazioni islamiche, il cui scopo è l’applicazione alla vita sociale della shari’a, ovvero di concetti coranici, nonostante il testo sacro non includa categorie sulla configurazione o amministrazione dello stato, e fornisca solo indicazioni di giurisprudenza o principi generali, fra cui quello della consultazione negato da tanti assolutismi contemporanei. Continue reading “Islam politico”
Sos Afghanistan
Dopo oltre quindici anni, non è azzardato pensare che la coalizione Nato in Afghanistan e nel nord-ovest del Pakistan non abbia una strategia decisiva. Il governo di unità nazionale, frutto di un patto di condivisione del potere, mediato da John Kerry nel 2014, fra i due contendenti che si accusavano di brogli elettorali – Ashraf Ghani, presidente, e Abdullah Abdullah, primo ministro, è frammentato e piagato dalla corruzione. Soprattutto è incapace di mantenere l’ordine. Continue reading “Sos Afghanistan”
Where is my name?
Su twitter si può seguire e partecipare alla campagna #WhereIsMyName per rivendicare il diritto all’identità delle afghane. Lanciato alcuni mesi fa da un gruppo di giovani donne, l’hashtag viene tradotto nei dialetti locali per coinvolgere tutte a rompere il tabù più incomprensibile e umiliante imposto dalla tradizione tribale. Secondo gli ultraconservatori, il nome delle donne sarebbe sacro, legato all’onore della famiglia; per questa ragione, impronunciabile in pubblico. Ne consegue l’abominevole negazione del diritto primario di essere chiamate con il proprio nome a scuola, sulle prescrizioni mediche, e, persino, sul certificato di nascita dei figli e la lapide funeraria. In cambio, vengono utilizzati pseudonimi fantasiosi che ne rivelano appieno la logica patriarcale: “la mia parte debole”, “la madre dei miei figli”, “la mia capretta”. Per gran parte della società afghana, le donne non sono dunque cittadine, ma proprietà di un padre, un fratello, o un marito, che ne gestisce corpo, faccia e nome.
Sonita Alizadeh contro i matrimoni forzati
In una cultura dove il 57 per cento delle bambine e delle ragazze vengono obbligate al matrimonio e cedute all’offerta più alta, Sonita Alizadeh, afghana rifugiata a Tehran, si è ribellata alla propria famiglia quando a 16 anni hanno cercato di venderla per 9 mila dollari per permettere al fratello di corrispondere a sua volta una dote di 7 mila. Continue reading “Sonita Alizadeh contro i matrimoni forzati”
Mindanao
Quarantasette anni di sanguinosa rivolta, dimenticata dalla stampa e dall’opinione pubblica, potrebbe trovare una conclusione in Mindanao, isola nel sud-est delle Filippine. Rappresentanti dell’esecutivo e della più grande realtà insurrezionalista del paese, il Fronte di Liberazione Islamico “Moro” (Milf, per l’acronimo inglese), hanno sottoposto al Presidente Rodrigo Duterte un disegno legislativo per il potenziamento dell’autonomia ottenuta nel 1996 e investimenti in questa regione travagliata dall’estremismo, che dal 2000 ha provocato 4 milioni di profughi interni, migliaia di vittime, e un ritardo storico nello sviluppo economico e sociale, a dispetto della ricchezza di risorse. Continue reading “Mindanao”
Il mondo nel 2017
Un sondaggio sul coinvolgimento degli italiani e le italiane per le notizie di cronaca estera, commissionato all’Ipsos da Rai News e svolto alla fine del 2016, rivela che per il 31 per cento del totale degli intervistati la minaccia percepita come più grave è quella di matrice radicale islamica. Continue reading “Il mondo nel 2017”