La diplomazia e i media hanno diffuso il mito secondo cui la Palestina è quasi uno Stato, come se l’unica cosa che manca fosse il riconoscimento della sua sovranità come Stato indipendente accanto a Israele. La realtà è molto diversa, in quanto Israele esercita di fatto la sovranità sui territori palestinesi, controllando tutti gli aspetti sociali ed economici.Continua a leggere “Vita nello stato unico di Israele”
I crimini contro l’umanità sono stati concepiti in quanto tali nel diritto internazionale nel corso del XX secolo quando vennero anche approntati apparati sanzionatori ad hoc. Continua a leggere “Pillole: crimini contro l’umanità”
Le decisioni che avrebbe dovuto assumere l’Unione Europea (Ue) le ha prese un’alleanza di circa trenta paesi, istituita il 31 gennaio 2025, per mobilitarsi contro l’impunità dei crimini di Israele e lanciare una strategia globale per arrestare il genocidio a Gaza. Continua a leggere “Il Gruppo de L’Aia”
Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 2014, attivista pakistana per l’affermazione dei diritti civili, incarna lo spirito della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, e il tema scelto per il 2025: “La ragazza che sono, il cambiamento che guido: ragazze in prima linea nelle crisi”. In questo video del 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, parla alle Nazioni Unite, dopo essere sopravvissuta a un attentato, il 9 ottobre 2012, in cui venne gravemente ferita alla testa e al collo, da un gruppo di uomini armati, saliti a bordo del pulmino su cui tornava a casa da scuola. Continua a leggere “Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze”
Un numero di fascicoli declassificati della Central intelligence agency (Cia) forniscono un quadro completo del coinvolgimento degli Stati Uniti nel colpo di stato in Cile, dell’11 settembre 1973, che depose il presidente Salvador Allende. Continua a leggere “Il cortile di casa degli Usa: golpe in Cile”
L’orrore e la sofferenza del popolo palestinese nella denuncia dell’occupazione militare illegale israeliana del vignettista Naji al-Ali, profugo palestinese in Libano all’età di dodici anni. Continua a leggere “Essere bambina in Palestina”
Ogni individuo ha diritto a un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
All’inizio dell’anno, il Toro e la Bambina ha riportato la vicenda di Hind Rajab, una bambina di sei anni, intrappolata in macchina, con gli zii e la cugina, sotto il fuoco delle forze armate israeliane.
Dopo una sostanziale passività politica durata due anni, e la complicità nel conflitto nella Striscia di Gaza di stati membri con la fornitura di armi e servizi, è arrivato l’annuncio della presidente dell’Unione Europea (Ue), Ursula von der Leyen, riguardo alla sospensione, delle parti relative al commercio dell’accordo di associazione con Israele, e i fondi veicolati attraverso diversi programmi, oltre a possibili misure contro ministri estremisti e coloni violenti. Continua a leggere “Giornata internazionale della pace”
Almanacco: Blocco della Striscia di Gaza / Conflitto israelo-palestinese
Nel settembre del 2007, Israele dichiarò Gaza “territorio ostile”. Ebbe, quindi, inizio l’applicazione di pesanti sanzioni economiche, e regolamentazioni penalizzanti alle esportazioni e le importazioni di merci palestinesi. Israele, inoltre, interruppe le forniture di elettricità, carburante, e altri servizi essenziali. Continua a leggere “Almanacco: Blocco della Striscia di Gaza / Conflitto israelo-palestinese”
Mentre Israele resta impune, per il crimine di apartheid, il Sudafrica fu oggetto di sanzioni economiche, inclusi embargo su vasta scala e il ritiro degli investimenti, imposte dalle Nazioni Unite e da singoli paesi, e di un generale isolamento a livello politico e culturale. Queste azioni, unite alle proteste interne, ebbero un ruolo cruciale nel determinare la crisi economica sudafricana, e contribuire alla fine del regime di segregazione razziale nel 1994.Continua a leggere “Crimine di apartheid in Palestina”
“Nati diseguali” è un progetto di Visualizing Palestine, realizzato in collaborazione con Human Rights Watch, per diffondere il contenuto del rapporto “A threshold crossed: Israeli authorities and the crimes of apartheid and persecution”. Continua a leggere “Nati diseguali”
Il testo fu pubblicato dal New Tork Times il 2 dicembre 1948. Si tratta di una denuncia di grande attualità che non ha bisogno di commenti.
Tra i firmatari, tutte personalità del mondo ebraico (scienziati, filosofi, medici, rabbini, accademici, attivisti), che vivevano negli Stati Uniti, si trovano: Albert Einstein, pilastro della fisica moderna, e Hannah Arendt, storica, filosofa e politologa, fra i più influenti pensatori e teorici politici del XX secolo.
Quando venne firmato il trattato di Waitangi – te titiri o Waitangi in lingua māori -, le isole neozelandesi erano oggetto del temerario piano di colonizzazione della Compagnia della Nuova Zelanda, fondata a Londra nel 1825, e conformata da aristocratici, latifondisti, uomini d’affari, commercianti, banchieri, assicuratori navali, parlamentari, e un importante editore del tempo, i cui membri fecero un uso aggressivo e sostenuto di connessioni politiche per conseguire i propri fini. Continua a leggere “Il trattato di Waitangi”
La fotografia è stata scattata nel campo profughi di Aida, nei pressi di Betlemme, in Cisgiordania. L’immagine è il simbolo di tutte le chiavi che i palestinesi ancora conservano delle proprie case, nei territori occupati da Israele, dove vivevano da generazioni, e che sono stati costretti ad abbandonare, per la violenza esercitata dall’esercito invasore, quando Israele cominciò l’aggressione nel 1948. Dal quel momento, la chiave è diventata l’emblema della causa palestinese.
1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. Continua a leggere “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: Articolo 26”
Il transarmo si incentra nel paradigma di sperimentazione per la trasformazione dei conflitti con strumenti pacifici, teorizzato dal sociologo e matematico norvegese, Johan Galtung. Continua a leggere “Le parole della Bambina: Transarmo”
Yaqueen Hammad, una bambina di 11 anni di Deir al-Bala nella Striscia di Gaza, rifiutava di arrendersi al clima di terrore causato dalla brutalità dell’esercito israeliano. Faceva parte del collettivo Ouena, un’organizzazione non-profit che a Gaza si dedica all’assistenza umanitaria. Continua a leggere “Yaqeen Hammad: il sorriso e la speranza”
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in una sessione di emergenza sulla questione palestinese del 19 agosto 1982, “inorridita dal grande numero di bambini palestinesi e libanesi vittime innocenti degli atti di aggressione di Israele”, prese la decisione di commemorare il 4 giugno di ogni anno come la Giornata internazionale dei bambini e le bambine vittime innocenti di aggressione. Continua a leggere “Giornata internazionale dei bambini e le bambine vittime innocenti di aggressione”
Tami Rafidi, un’attivista politica e per i diritti umani, formata alla Birzeit University, ha pubblicato un interessante articolo sul blog della fondazione Friedrich Ebert Stiftung, dove riflette sull’uso del corpo delle donne nel conflitto israelo-palestinese. Continua a leggere “Il corpo delle donne nel conflitto israelo-palestinese”
Il regime di Napoleone III, instaurato dal 1852 al 1870, altrimenti conosciuto come Secondo Impero, fu costretto a soccombere alla resistenza opposta dal popolo messicano all’invasione francese, malgrado l’eccellenza militare dell’esercito professionale, comandato dal generale Charles Ferdinand Latrille, conte di Lorencez, veterano della campagna di Algeria e la guerra di Crimea. Continua a leggere “Almanacco: la battaglia di Puebla”
Nella giornata commemorativa della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo, a coronamento della resistenza italiana al nazifascismo, ricordiamo e ringraziamo le 35 mila donne che operarono come combattenti, le 20 mila patriote, con funzioni di supporto, le 70 mila donne iscritte nei gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti per la libertà, le 4.653 donne arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti, le 2.756 donne deportate nei lager tedeschi, le 2.900 donne giustiziate o uccise in combattimento, le 512 commissarie di guerra, le 1.700 donne ferite, le 19 donne medaglia d’oro, e le 17 donne medaglia d’argento.
Carlo Centemeri, Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura, Giovanni Sollima, Renzo Rubino e la Sbanda, e Davide Angelica, da alcune delle località più significative della Resistenza italiana.
La Terra non gode di buona salute. Il servizio climatico dell’Unione Europea ha evidenziato che il 2024 è stato il più caldo mai avuto prima, con una temperatura globale di oltre 1.5°C i parametri preindustriali. Continua a leggere “Giornata mondiale della Terra”
Sebbene la base giuridica del diritto internazionale sui modi bellici sia stabilita dalle quattro convenzioni di Ginevra (1949), i relativi protocolli addizionali (1997), e il Codice di Norimberga (1947), contenente un’articolata normazione per talune fattispecie di crimini di guerra, l’adesione a questi strumenti, e alla Corte penale internazionale (2002), non è stata universale, e nemmeno tutti i paesi firmatari si sono impegnati a mantenere i valori enunciati. Continua a leggere “Pillole: Crimini di guerra”
Girls Not Brides, una partnership globale di oltre 1.400 organizzazioni della società civile, con la missione di porre fine ai matrimoni precoci, e creare condizioni affinché bambine e ragazze possano realizzare a pieno il proprio potenziale umano, tiene monitorata questa pratica che deruba del futuro e condanna a un presente di abusi. Le Nazioni Unite hanno incluso negli obiettivi di sviluppo sostenibile la fine dei matrimoni precoci per il 2030, ma anche se nel mondo si sta osservando un certo declino in percentuali e numeri assoluti, la tendenza non è ancora sufficiente per raggiungere la meta prefissa. Continua a leggere “Stop ai matrimoni precoci!”
L’8 marzo in Palestina è sempre stata una ricorrenza connotata da un’intersezione emblematica che, nella storia, ha tenuto insieme l’emancipazione delle donne dall’impianto di oppressione patriarcale radicato nella società palestinese, con la resistenza contro la dominazione coloniale britannica, prima, e la lotta di affrancamento dall’occupazione israeliana, dalla Grande Rivolta degli anni trenta, alla tragedia della Nakba, fino ai giorni nostri. Continua a leggere “Il movimento delle donne in Palestina”
Se un uomo sul lavoro è definito un capo, convincente, dedicato ai risultati, curato nell’aspetto, o elegante, le donne, spesso, nello stesso ambito e situazioni, sono invece additate come dispotiche, assillanti, egoiste, vanesie, e ostentatrici. Non lasciate che le etichette vi trattengano. Siate forti e splendete!
Il canale di Panama misura circa 80 chilometri e collega l’Atlantico al Pacifico. Il punto di minore larghezza è di 13.7 chilometri ed è stato scavato nella roccia metamorfica del Continental Divide, lo spartiacque che separa i bacini idrografici dei fiumi che finiscono nei due oceani. Costruito nel punto più stretto dell’istmo centramericano, venne inaugurato il 15 agosto 1914, e da allora è considerato una delle opere di ingegneria più importanti della storia. Continua a leggere “Evergreen: Spazi strategici, il canale di Panama”
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
L’Indonesia ha intrapreso un programma di vasta scala per l’estrazione e la fusione di nichel che ha l’obiettivo di fare del paese un importante fabbricante di batterie per veicoli elettrici. Ampie porzioni dell’isola di Halmahera, nelle Molucche, a circa 1.500 chilometri a nord-ovest di Jakarta, sono state assegnate a compagnie internazionali francesi, cinesi, tedesche, e statunitensi. Continua a leggere “Auto elettriche e popoli indigeni in Indonesia”
Ha perso la vita per ipotermia a Natale. Aveva tre settimane e a Muwasi – una distesa desolata di dune e piccole fattorie sulla costa di Gaza, -, dove le temperature scendono a nove sotto zero, quella notte non c’erano il bue e l’asinello. La notizia è vecchia, ma lo sdegno per la tragedia resta acceso. Continua a leggere “Sila al-Faseeh: una bambina”
L’11 febbraio 1990, Nelson Mandela venne rilasciato dopo 27 anni di carcere. Quattro mesi più tardi, rese un discorso storico al Parlamento Europeo, con il quale rivendicava la necessità di porre termine al sistema politico-economico dell’apartheid, sulla base di un ampio processo di riconciliazione nazionale. Continua a leggere “Liberazione di Nelson Mandela”
Uno studio, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, a giugno del 2024, dichiara che il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili è apparso in Italia, a seguito del flusso di migranti proveniente dall’Africa del Nord e l’Africa Sub-Sahariana, negli ultimi vent’anni, e che il numero di donne sottoposte a questa pratica, nel nostro paese, è ancora incerto. Continua a leggere “Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili”
Almanacco: l’Intifada delle Pietre / Conflitto israelo-palestinese
L’8 dicembre 1987, alla presenza di centinaia di testimoni oculari, due furgoni di operai palestinesi, di ritorno al campo profughi di Jabaliyya, vennero investiti con violenza, mentre erano fermi al trafficato valico di Erez, al confine nord tra la Striscia di Gaza e Israele, da un autotreno delle truppe regolari, che tolse la vita a quattro persone e provocò diversi feriti. Continua a leggere “Almanacco: l’Intifada delle Pietre / Conflitto israelo-palestinese”
Dal 2023, il Toro e la Bambina pubblica la canzone Masters of War contenuta nell’album The Freewheelin’ Bob Dylan (1963). Riscrittura dell’antica canzone tradizionale inglese Nottamun Town, nell’arrangiamento della cantante folk Jean Ritchie, è un manifesto contro la guerra. La cover di Patti Smith si aggiunge a quelle di Pear Jam, Ed Sheeran, e Chris Thile.
I diritti umani appartengono a tutte le persone, senza alcuna distinzione, e sono stati concepiti e riconosciuti come inalienabili e indivisibili. Continua a leggere “Giornata dei diritti umani”
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Cina, Russia, Stati uniti, Turchia, Afghanistan, Iraq, Somalia, Libano, Yemen, Sahel, Siria, Mali, Iran, Ucraina: una galleria di analisi di politica estera.
La Cina e il mondo
L’asse sino-russo. Una spina nel fianco degli Stati Uniti
La Turchia e l’Occidente
Il ritorno dell’estremismo islamico
La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
La mediazione turca in Ucraina
La grande battaglia dell’energia
Stato e mercato nel nuovo assetto energetico globale
Il quartiere Nalewki, nella città vecchia di Varsavia, nel quale gli appartenenti al gruppo etnoreligioso ebraico avevano vissuto nel corso della storia, venne trasformato, il 16 ottobre 1940, dalle truppe occupanti del criminale di guerra, e cancelliere del Terzo Reich, Adolf Hitler, in un ghetto circondato da un muro. Continua a leggere “Immagini iconiche: i bambini si arrendono a Varsavia”
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
La concezione strategica dello spazio è intrinseca alla volontà di egemonia delle nazioni e si declina in differenti approcci. Di fatto, uno degli argomenti dialettici della geopolitica è la contrapposizione fra potenze di terra e di mare. Continua a leggere “Spazi strategici: rotte marittime”
Era il 3 settembre, verso le cinque del pomeriggio, quando Tala Abu Ajwa, una bambina palestinese di dieci anni, scende in strada per una corsa sui pattini. Tonnellate di missili vengono sganciate da un raid aereo israeliano e, colpita in modo grave, viene portata fra le braccia del padre al centro medico ancora con i pattini rosa ai piedi.
Le parole della Bambina: Trasformazione dei conflitti
La tecnica tradizionale di gestione dei conflitti porta a raggiungere quattro risultati schematici: 1. A vince, B perde; 2. B vince, A perde; 3. né A né B sono pronti a porre fine alle ostilità; 4. si raggiunge un compromesso che non soddisfa in pieno né A né B. Continua a leggere “Le parole della Bambina: Trasformazione dei conflitti”
La Conferenza mondiale sulle donne di Pechino (1995), con la sua Dichiarazione e Piattaforma d’azione, adottate all’unanimità, è stata la prima a riferirsi in maniera circonstanziata ai bisogni specifici delle bambine e le ragazze.
Almanacco: l’Intifada dei Coltelli / Conflitto israelo-palestinese
Nell’ottobre del 2015, ebbe inizio da parte palestinese un’ondata di violenza senza precedenti, durata otto mesi. La lunga serie di attacchi a persone con armi da taglio – coltelli, machete e forbici -, ebbe un notevole picco proprio nel trimestre iniziale con una media di tre al giorno. Continua a leggere “Almanacco: l’Intifada dei Coltelli / Conflitto israelo-palestinese”
Una risoluzione delle Nazioni Unite (A/RES/61/271, 15 giugno 2007) dedica il 2 ottobre, data in cui ricorre l’anniversario della nascita del politico, filosofo e avvocato indiano Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948), alla nonviolenza. Continua a leggere “Giornata internazionale della nonviolenza”