Blowing in the wind

Blowing in the wind, composta da Bob Dylan, fu un singolo di successo del gruppo Peter, Paul & Mary, che lo eseguì nella marcia di Washington del 1963, in occasione della quale Martin Luther King diede il discorso I have a dream. La musica deriva da uno spiritual degli afrodiscendenti americani, No More Auction Block, e il testo evoca versetti biblici che pongono domande elementari sull’umanità, con la medesima risposta implicita rispetto al ripudio della guerra, in quanto contraria al supposto della vita. In ogni strofa, fa, inoltre, eco alle parole di Thomas Jefferson, padre fondatore della nazione e terzo presidente degli Stati Uniti, nella costituzione americana: “alcune verità sono di per sè evidenti”; aggiungendo che le stesse sono indisputabili come il vento.

Nel pezzo non si chiede cosa sia giusto o sbagliato, ma quanto tempo ci vorrà perché la gente comprenda qual è la verità. Questa consiste nell’assurdità della guerra e, nello specifico, nella necessità di mettere al bando le armi – How many times must the cannonballs fly before they are forever banned? -, assicurare il diritto alla vita e alla libertà – How many years can some people exist/Before they’re allowed to be free? -, capire che la disumanità non è la risposta – How many times can a man turn his head/And pretend that he just doesn’t see? -, e che troppe persone sono cadute, attraverso la storia, in conflitti privi di senso – How many deaths will it take ’till he knows/That too many people have died? -.

La politica statunitense di quella decade si espresse in antitesi a tali valori. Nel 1961, John Fitzgerald Kennedy tentò di invadere Cuba, alla Baia dei Porci, per mettere fine al governo rivoluzionario che aveva sconfitto il corrotto dittatore Fulgencio Batista, appoggiato da Washington. Nel 1963, ordinò l’assassinio del primo ministro Diem, rovesciando il governo della Repubblica del Vietnam del Sud e dando il via a una guerra che durò fino al 1975. Nel 1965, Lyndon Johnson occupò la Repubblica Domenicana per impedire, in forma preventiva, una virata a sinistra del paese, a seguito dell’esecuzione del dittatore filoamericano, Rafael Trujillo, da parte di un commando resistente al suo regime di crudeltà e terrore, durato circa trent’anni. Nel 1968, Martin Luther King venne ucciso da un proiettile calibro 30-06, di un fucile di precisione, che lo colpì alla testa, mentre si trovava al secondo piano del Lorraine Motel di Memphis.

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