Liberia. Gwendolyn Myers

Gwendolyn Myers è cresciuta nel corso della lunga guerra civile scoppiata in Liberia nel 1989 e culminata nel 1990 con l’uccisione del dittatore Samuel Doe, da parte del Fronte Patriottico Nazionale Indipendente, a cui ha fatto seguito una fase di forte instabilità, fino a un nuovo regime brutale, guidato da Charles Taylor, salito al potere nel 1997.  Nel posteriore decennio, morirono più di duecentomila persone.  La passione per l’attivismo pacifista è nata in Gwendolyn all’età di tredici anni, quando è stata selezionata, assieme ad altri coetanei, per il programma radiofonico Golden Kids News.  Qualche tempo più tardi, ha fondato il gruppo Messengers of Peace, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani del suo paese nel lavoro di costruzione della pace, attraverso attività locali e iniziative nazionali.  Nel 2003, hanno avuto luogo le prime elezioni democratiche che hanno portato alla presidenza una donna – Ellen Johnson Sirleaf, e nel 2013, Taylor è stato condannato dalla corte dell’Aja per crimini di guerra e contro l’umanità.  Gwendolyn Myers è stata una delle promotrici della risoluzione del consiglio di sicurezza sui giovani e la pace, adottata dall’Onu nel 2016.

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