Le ambizioni economiche e geopolitiche della Cina, sebbene monumentali, antagonistiche o aggressive, non esauriscono il ruolo che sta cercando di ricavarsi. Come si voglia interpretare il suo espansionismo, per comprenderne intenzioni e portata, bisogna considerare che, nella visione che vuole proiettare, esistono connotazioni di indole storica e morale. Continue reading “La Cina e il mondo”
Almanacco: la costituzione degli Stati Uniti
4 marzo 1789
Il primo congresso della storia degli Stati Uniti d’America, composto da 13 rappresentanti e 9 senatori, si riunisce e dichiara l’entrata in vigore della costituzione. Continue reading “Almanacco: la costituzione degli Stati Uniti”
Pillole: Lega araba
Organizzazione costituita al Cairo, nel 1945, da Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Iraq, Libano, Siria e Yemen del Nord, con l’obiettivo di coordinare azioni di politica estera e promuovere la cooperazione culturale nel mondo arabo. Continue reading “Pillole: Lega araba”
Stati Uniti e Medio Oriente: si riparte dal via
I temi che per lungo tempo hanno definito la politica americana in Medio Oriente hanno perso rilevanza. A dispetto di una maggiore complessità di fattori, Washington non ha saputo rifocalizzare e riorientare la propria presenza nella regione. Continue reading “Stati Uniti e Medio Oriente: si riparte dal via”
Capire la geopolitica: Saul Cohen
Saul Cohen è il terzo più importante esperto contemporaneo di geopolitica. La sua ricerca si relaziona con la tradizione accademica della differenziazione geografica e mostra che la geopolitica non ha a che vedere solo con i conflitti internazionali. Continue reading “Capire la geopolitica: Saul Cohen”
Grandi momenti della storia: la conferenza di Teheran
Nome in codice Eureka, la conferenza di Teheran si svolse dal 28 novembre al 1 dicembre del 1943, due anni dopo l’invasione anglo-sovietica dell’Iran. In questo incontro di strategia, vennero decisi scopo e tempistica delle azioni contro il nazismo, inclusi i piani per l’invasione alleata della Francia, operazione Overlord, ricordata come D-Day e lanciata nel 1944, e la divisione della Germania, mantenuta durante la guerra fredda. Continue reading “Grandi momenti della storia: la conferenza di Teheran”
Quali alleanze per gli Stati Uniti dopo Trump?
Donald Trump ha posto a dura prova l’ordine costituito dagli Stati Uniti nei settant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale. Sebbene il dibattito si sia impantanato in una dicotomia fuorviante animata da antagonisti che spingono verso la sua dissoluzione e nostalgici che puntano alla sua ricomposizione, nessuna delle opzioni è viabile. Continue reading “Quali alleanze per gli Stati Uniti dopo Trump?”
Almanacco: Salvador Allende giura come presidente del Cile

3 novembre 1970
Fondatore del partito socialista del Cile, Salvador Allende fu il primo dirigente marxista ad arrivare alla presidenza attraverso le urne in America Latina. Continue reading “Almanacco: Salvador Allende giura come presidente del Cile”
Stati Uniti e Cina: chi conduce il gioco?
A distanza di un decennio, due crisi planetarie, quella economica derivata dall’emergenza sanitaria in corso e quella finanziaria del 2008, hanno fatto vacillare il sistema capitalista della produzione e della società. Il ripiegamento del gigante statunitense su questioni che in maniera selettiva collocano al centro interessi domestici, lasciando esorbitanti spazi di vuoto sul piano internazionale, il consolidamento del peso della Cina nella geopolitica, e l’allontamento progressivo dell’Europa dai luoghi del potere, pongono alcuni interrogativi rispetto al futuro. Continue reading “Stati Uniti e Cina: chi conduce il gioco?”
Capire la geopolitica: Jakub Grygiel
Jakub Grygiel è fra gli intellettuali che dalla decada degli ottanta hanno contribuito a progredire la scienza geopolitica. Consigliere per gli affari europei della Casa Bianca nel biennio 2017-2018, e accademico dell’Università Cattolica Americana e del Centro di Analisi della Politica Europea di Washington, si è laureato a Princeton. Continue reading “Capire la geopolitica: Jakub Grygiel”
Afghanistan: anche le “guerre buone” finiscono male
Tutti i presidenti americani, dal 2001 a oggi, hanno inseguito il momento adatto per ritirarsi dall’Afghanistan, ossia quell’ineffabile punto di equilibrio fra l’intensità della guerra e la solidità del governo che permettesse un’evacuazione senza il rischio di un’ondata terroristica. Neppure uno è riuscito nell’intento e non per assenza di opportunità. Continue reading “Afghanistan: anche le “guerre buone” finiscono male”
Lezioni sul mondo dalla pandemia
La reazione alla paura e l’incertezza, infuse dalla propagazione rapida e letale del nuovo coronavirus, e al severo impatto economico del confinamento sociale, hanno fatto insorgere speculazioni su un cambio radicale nell’etica e l’ordine globale post crisi. Con probabilità, non sarà così. Continue reading “Lezioni sul mondo dalla pandemia”
Evergreen: Discriminazione razziale nell’era Obama
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
Discriminazione nell’era Obama
Il Toro e la Bambina, 7 luglio 2016
Al termine della gestione del primo presidente afro-americano degli Stati Uniti è tempo di bilanci e analisi sia del suo lascito, in un paese che ha visto mutare posizione e ruolo nell’ordine del mondo, sia della carica simbolica e la speranza di cambiamento, accese dalla sua prima elezione, in una società attraversata da laceranti brecce sociali e una feroce crisi economica. Continue reading “Evergreen: Discriminazione razziale nell’era Obama”
Pillole: Panarabismo
Ideologia politica e movimento, appartenenti all’ambito del nazionalismo arabo, intesi a promuovere l’unità, o quanto meno una vasta solidarietà politica e culturale, fra i popoli di lingua e civiltà araba. Dal 1945 ha trovato espressione, sul piano istituzionale, nella Lega degli Stati Arabi. Continue reading “Pillole: Panarabismo”
I segnalibro della Bambina
Il Toro e la Bambina compie tre anni!
Li celebriamo con una nuova collezione di segnalibro.
Buona lettura!
Capire la geopolitica: Colin Gray
Colin Gray è uno dei tre studiosi che hanno dato il maggior contributo intellettuale alla geopolitica, dagli anni ottanta a oggi. Laureato a Oxford, è stato consigliere di politica estera di Reagan, dal 1982 al 1987, e fondatore dell’Istituto Nazionale di Politica Pubblica di Washington. Continue reading “Capire la geopolitica: Colin Gray”
Pillole: Hezbollāh
Hezbollāh o Ḥizb Allāh, Partito di Dio, è un movimento sciita nato in Libano nel 1982, in seguito all’invasione israeliana, nel corso della quale ha realizzato numerose e cruenti azioni. Il suo radicamento nella società è continuato anche dopo il ritiro di Israele dalla fascia di sicurezza nel 2000. Continue reading “Pillole: Hezbollāh”
Capire la geopolitica: la scuola anglo-americana
La scuola anglo-americana di geopolitica è contraddistinta da un approccio teorico realista e un marcato pragmatismo nell’azione. L’obiettivo generale è quello del massimo raccordo possibile fra la teoria e la pratica. In altre parole, pretende evitare la distanza fra il pensiero strategico e le capacità strategiche dello stato. Continue reading “Capire la geopolitica: la scuola anglo-americana”
Africa: l’altra sponda del Mediterraneo
Il sedicente stato islamico ha rivendicato l’attacco, con un ordigno esplosivo rudimentale, nel quale sono stati feriti, nei pressi di Kirkuk, nove membri di un team misto di forze speciali italiane e peshmerga curde, impegnate nell’identificazione di cellule terroristiche in Iraq. Il grado di attenzione degli organi preposti non si è mai abbassato, con la conseguente riduzione degli attentati in Europa, dopo una sanguinosa stagione. Tuttavia, la minaccia resta, fuori e dentro i nostri comuni confini. Continue reading “Africa: l’altra sponda del Mediterraneo”
Capire la geopolitica: Rudolf Kjellén
Il pensiero geopolitico rimonta alla Grecia antica e Aristotele. Il termine è stato coniato dal geografo e politologo svedese Rudolf Kjellén e appare per la prima volta in una sua opera del 1916. Continue reading “Capire la geopolitica: Rudolf Kjellén”
Guatemala: un passo avanti, due indietro
Nel complesso, il Guatemala ha indicatori da quello che una volta si chiamava il terzo mondo, fra i quali, il 45 per cento di malnutrizione cronica nei bambini sotto i cinque anni di età, oltre il 50 per cento di povertà e povertà estrema, e l’esclusione dalla previdenza sociale del 75 per cento della forza lavoro, in quanto impiegata nell’ambito informale. Continue reading “Guatemala: un passo avanti, due indietro”
Capire la geopolitica: Nicholas Spykman
Nicholas Spykman ha scritto “i ministri vanno e vengono, persino i dittatori muoiono, ma le montagne restano imperturbate”. Continue reading “Capire la geopolitica: Nicholas Spykman”
I segnalibro della Bambina
Il Toro e la Bambina compie due anni!
Li celebriamo con una nuova collezione di segnalibro.
Buona lettura!
Blackout Venezuela

Il 23 gennaio il congresso del Venezuela ha pronunciato vacante la massima carica dello stato e proclamato il presidente della camera, Juan Guaidó, presidente della repubblica ad interim. Dopo due mesi di tensione e scontri tra le fazioni, Guaidó è stato destituito e interdetto dai pubblici uffici. Continue reading “Blackout Venezuela”
Pillole: Sciiti
Minoranza islamica risalente al 632, anno della morte del Profeta. Rappresentano il 10-15 per cento dei musulmani. Continue reading “Pillole: Sciiti”
Segnalibro
In politica presumiamo che tutti coloro i quali sanno conquistarsi i voti, sappiano anche amministrare uno Stato o una città. Quando siamo ammalati chiamiamo un medico provetto, che dia garanzia di una preparazione specifica e di competenza tecnica. Non ci fidiamo del medico più bello o più eloquente.
Platone
L’impasse catalano
L’unica concessione del Partito socialista dei lavoratori di Pedro Sánchez ai separatisti è stata quella del trasferimento dei funzionari imputati di disobbedienza e prevaricazione in stabilimenti carcerari della Catalogna. Del resto, il raggruppamento di questi partiti nelle ultime elezioni regionali ha ottenuto il 47 per cento delle preferenze e la vittoria è andata a Ciudadanos, forte oppositore della secessione. Continue reading “L’impasse catalano”
La Brexit e la questione irlandese
Katharine Tynan – scrittrice attiva nei circoli letterari dublinesi della seconda metà del diciannovesimo secolo e amica di Yeats, diceva che il grande problema della questione irlandese era il fatto che fosse sempre stata in realtà una questione inglese. Niente di più accertato nel confuso mondo della Brexit. Continue reading “La Brexit e la questione irlandese”
Pillole: Sunniti
Ortodossi dell’islamismo e corrente maggioritaria per il 90 per cento del mondo arabo. Assunsero questa denominazione per affermare di essere gli eredi della giusta interpretazione del Corano e i seguaci della vera tradizione, o sunna, di Maometto; mentre gli sciiti seguono anche quella dei discendenti del Profeta. Continue reading “Pillole: Sunniti”
Yemen, cinque riflessioni e una conclusione preliminare
Uno. La guerra in Yemen – catastrofe i cui numeri sono stati ben illustrati dai mass media, è un disastro per gli interessi di sauditi e americani. L’errore strategico è stato di tale portata da aver prodotto proprio quei risultati che intendeva scongiurare. Continue reading “Yemen, cinque riflessioni e una conclusione preliminare”
Greta Thunberg, attivista ambientale
Greta Thunberg ha colto molto presto la contraddizione fra il monito degli esperti sul cambio climatico e le azioni intraprese dai governi, e ha deciso di occuparsene in prima persona. Continue reading “Greta Thunberg, attivista ambientale”
Aotearoa New Zealand
I māori sono rappresentati in maniera sproporzionata nelle statistiche socio-economiche negative della Nuova Zelanda, concentrati in fasce di impiego non specializzato, dove i salari sono bassi e la disoccupazione alta. Continue reading “Aotearoa New Zealand”
La parabola autoritaria in medio oriente
Il prezzo del greggio non tornerà a salire ai livelli precedenti alla recessione del 2014 e la crisi della governance dei paesi produttori si è irreparabilmente innescata. Continue reading “La parabola autoritaria in medio oriente”
L’affare Khashoggi
Il rapporto del 2018 di Human Rights Watch definisce la Turchia come il primo paese a livello mondiale nella persecuzione di reporter, commentatori e blogger. Continue reading “L’affare Khashoggi”
Evergreen: Populismo. Il teatro globale della politica
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
Populismo. Il teatro globale della politica
Il Toro e la Bambina, 12 settembre 2016
Cosa accomuna Donald Trump e David Cameron? Un fil rouge percorre la trama politica di nazioni quali la Polonia, la Svizzera, l’Ungheria, la Finlandia, la Francia, la Grecia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Slovacchia, la Norvegia, la Lituania, la Svezia, e l’Italia. Personalismo e populismo. Archiviate le ideologie, che resta in politica? Continue reading “Evergreen: Populismo. Il teatro globale della politica”
La Grecia al banco di prova
La Grecia è fuori dal piano di salvataggio negoziato otto anni fa con i creditori internazionali: Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. Continue reading “La Grecia al banco di prova”
I segnalibro della bambina
Il Toro e la Bambina compie un anno!
Lo celebriamo con la collezione di segnalibro.
Buona lettura!
Islam politico
Dagli anni settanta, hanno preso il via numerosi modelli di partecipazione politica di formazioni islamiche, il cui scopo è l’applicazione alla vita sociale della shari’a, ovvero di concetti coranici, nonostante il testo sacro non includa categorie sulla configurazione o amministrazione dello stato, e fornisca solo indicazioni di giurisprudenza o principi generali, fra cui quello della consultazione negato da tanti assolutismi contemporanei. Continue reading “Islam politico”
Populismo. Il teatro globale della politica
Cosa accomuna Donald Trump e David Cameron? Un fil rouge percorre la trama politica di nazioni quali la Polonia, la Svizzera, l’Ungheria, la Finlandia, la Francia, la Grecia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Slovacchia, la Norvegia, la Lituania, la Svezia, e l’Italia. Personalismo e populismo. Archiviate le ideologie, che resta in politica? Continue reading “Populismo. Il teatro globale della politica”
Una poltrona per due. L’Italia al Consiglio di Sicurezza
Ci vuole una certa anche se discutibile abilità, e sicuramente una buona dose di sfrontatezza, per vendere un fallimento come un successo. Dagli esiti del voto amministrativo all’avventura dell’Italia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, siamo avvezzi alla manipolazione ciarlatana della verità, ma di sicuro non disattenti. Continue reading “Una poltrona per due. L’Italia al Consiglio di Sicurezza”
Theresa May a 10 Downing Street
In realtà le donne in lizza per Downing Street erano due: Andrea Leadsom, già Ministro dell’Energia, e Theresa May, Ministro degli Interni del governo del premier dimissionario David Cameron; emerse dal fondo della fila, dopo una serie di manovre e colpi bassi che hanno visto eliminarsi a vicenda gli uomini del Partito Conservatore. Continue reading “Theresa May a 10 Downing Street”
Discriminazione razziale nell’era Obama
Al termine della gestione del primo presidente afro-americano degli Stati Uniti è tempo di bilanci e analisi sia del suo lascito, in un paese che ha visto mutare posizione e ruolo nell’ordine del mondo, sia della carica simbolica e la speranza di cambiamento, accese dalla sua prima elezione, in una società attraversata da laceranti brecce sociali e una feroce crisi economica. Continue reading “Discriminazione razziale nell’era Obama”
Elezioni presidenziali USA 2016. Chi sono i nemici di Hillary Clinton?
Dopo quattro lunghi e tormentati mesi di corsa per la nomina a candidata presidenziale per il Partito Democratico, e a cinque settimane dalla Convention Democratica, è opportuno riflettere sulle ragioni per cui Hillary Clinton non sia riuscita ad affermarsi sin dalle prime battute come un’opzione convincente e trascinare l’elettorato progressista, lasciando invece all’outsider Bernie Sanders il primato della speranza e il sogno americano – cavallo di battaglia della campagna di Obama, e la reale possibilità di mettere a rischio un lungo e calcolato progetto politico. Continue reading “Elezioni presidenziali USA 2016. Chi sono i nemici di Hillary Clinton?”