Pillole: Ayatollah
Titolo dato a eminenti dottori di scienze religiose e giuridiche, alti dignitari della gerarchia sciita, costituenti un’aristocrazia teologica. In Iran, dall’avvento della repubblica islamica nel 1979, esercitano un forte ruolo politico.
Il termine significa “segni di Allah”. Il titolo si ottiene, con il consenso degli altri āyatollāh, dopo molti anni di studio, affiancati da un dotto, in campi come la giurisprudenza, l’etica, la filosofia e il misticismo, presso una hawza, scuola islamica.
In Iraq e in Libano per tradizione risiede un grande āyatollāh. Queste autorità spirituali sono più numerose in Iran, in special modo, nella città santa di Qom: 85 āyatollāh e 40 grandi āyatollāh. Alcuni dei più importanti āyatollāh vengono riconosciuti come grandi āyatollāh. Hanno la facoltà di pubblicare testi giuridici-religiosi che fungono da codice di comportamento per i casi più comuni della vita dei musulmani.
Al momento, in Iran,ʿAlīKhameneʾī riveste il potente ruolo di guida suprema della rivoluzione islamica. L’āyatollāh più noto in Occidente è Rūḥollāh Khomeynī, leader della rivoluzione iraniana, ispiratore e guida suprema della repubblica islamica, fino alla sua morte nel 1989.
Storica fotografia dell’arrivo a Teheran dell’ayatollah Khomeini, dopo quindici anni di esilio a Parigi, e la fuga dello scià da in paese in rivolta. Dopo pochi giorni, impose la legge coranica.