Le parole della Bambina: Peacebuilding
Ogni conflitto ha tre componenti fondamentali: gli atteggiamenti, ovvero le immagini del nemico e i sentimenti/risentimenti che alimentano la guerra; i comportamenti, ovvero le azioni che si compiono nella pratica per infliggere danni al nemico; e le cause che conducono alle ostilità. Continue reading “Le parole della Bambina: Peacebuilding”
Giornata internazionale della solidarietà umana
L’agenda per lo sviluppo sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) è impostata su sue capisaldi: le persone e il pianeta. Lo sfondo è quello della dottrina dei diritti umani e la proiezione programmatica fa perno su un parternariato globale. Il principio guida è la solidarietà, a cui è dedicata la giornata del 20 dicembre. Continue reading “Giornata internazionale della solidarietà umana”
I segnalibro della Bambina
Il Toro e la Bambina compie sei anni!
Li celebriamo con una nuova collezione di segnalibro.
Buona lettura!
Jato Sonita: la bambina foresta
Jato Sonita, o la bambina foresta, ha 14 anni e vive in Cameroon. Ha deciso di mettere il proprio talento artistico e musicale al servizio dell’educazione popolare per “sanare il mondo”.
Evergreen: La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
Il Toro e la Bambina, 19 febbraio 2022
Una nuova era si è aperta per la Repubblica Islamica dell’Iran, con una ritrovata unità che strizza l’occhio ai riformisti, ma cementa il potente apparato parallelo. Continue reading “Evergreen: La pericolosa ritrovata unità dell’Iran”
Grandi momenti della storia: l’accordo del Venerdì Santo
22 maggio 1998
Due referendum ebbero luogo in Irlanda per l’approvazione dell’accordo del Venerdì Santo, altrimenti conosciuto come l’accordo di Belfast, firmato il 10 aprile dello stesso anno. Continue reading “Grandi momenti della storia: l’accordo del Venerdì Santo”
I segnalibro della Bambina
Il Toro e la Bambina compie cinque anni!
Li celebriamo con una nuova collezione di segnalibro.
Buona lettura!
La pericolosa ritrovata unità dell’Iran
Una nuova era si è aperta per la Repubblica Islamica dell’Iran, con una ritrovata unità che strizza l’occhio ai riformisti, ma cementa il potente apparato parallelo. Dalla sua fondazione nel 1979, è stata caratterizata dall’esistenza di uno stato nello stato. I premier, alla guida degli esecutivi scelti con suffragio diretto, e i leader supremi, al vertice delle strutture incaricate di preservare gli ideali della rivoluzione, sono sempre entrati in collisione, dando luogo a divisioni profonde. Continue reading “La pericolosa ritrovata unità dell’Iran”
I segnalibro della Bambina
Il Toro e la Bambina compie quattro anni!
Li celebriamo con una nuova collezione di segnalibro.
Buona lettura!
La corruzione endemica del Guatemala
All’indomani dell’investitura del presidente della repubblica, Alejandro Giammattei, in Guatemala sono scattati gli operativi per la cattura di ex-deputati, che con l’insediamento del nuovo parlamento, non avendo ottenuto la rielezione, hanno perso l’immunità. Continue reading “La corruzione endemica del Guatemala”
La fattoria degli animali
Gli studenti italiani fanno fatica a capire un testo di media lunghezza, secondo un’indagine dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), realizzata con cadenza triennale, e che nell’ultima edizione ha valutato il livello degli studenti di 79 economie partecipanti. Continue reading “La fattoria degli animali”
Africa: l’altra sponda del Mediterraneo
Il sedicente stato islamico ha rivendicato l’attacco, con un ordigno esplosivo rudimentale, nel quale sono stati feriti, nei pressi di Kirkuk, nove membri di un team misto di forze speciali italiane e peshmerga curde, impegnate nell’identificazione di cellule terroristiche in Iraq. Il grado di attenzione degli organi preposti non si è mai abbassato, con la conseguente riduzione degli attentati in Europa, dopo una sanguinosa stagione. Tuttavia, la minaccia resta, fuori e dentro i nostri comuni confini. Continue reading “Africa: l’altra sponda del Mediterraneo”
Guatemala: un passo avanti, due indietro
Nel complesso, il Guatemala ha indicatori da quello che una volta si chiamava il terzo mondo, fra i quali, il 45 per cento di malnutrizione cronica nei bambini sotto i cinque anni di età, oltre il 50 per cento di povertà e povertà estrema, e l’esclusione dalla previdenza sociale del 75 per cento della forza lavoro, in quanto impiegata nell’ambito informale. Continue reading “Guatemala: un passo avanti, due indietro”
La militarizzazione del Sahel
I recenti assalti letali a cristiani in Niger e Burkina Faso hanno riportato agli onori della cronaca la ferocia del terrorismo islamico consumata nel Sahel, già oggetto di attenzione per i crocevia migratori che si dipanano in questa lunga striscia di terra, dall’oceano Atlantico a ovest al Mar Rosso a est. Continue reading “La militarizzazione del Sahel”
Blackout Venezuela
Il 23 gennaio il congresso del Venezuela ha pronunciato vacante la massima carica dello stato e proclamato il presidente della camera, Juan Guaidó, presidente della repubblica ad interim. Dopo due mesi di tensione e scontri tra le fazioni, Guaidó è stato destituito e interdetto dai pubblici uffici. Continue reading “Blackout Venezuela”
L’impasse catalano
L’unica concessione del Partito socialista dei lavoratori di Pedro Sánchez ai separatisti è stata quella del trasferimento dei funzionari imputati di disobbedienza e prevaricazione in stabilimenti carcerari della Catalogna. Del resto, il raggruppamento di questi partiti nelle ultime elezioni regionali ha ottenuto il 47 per cento delle preferenze e la vittoria è andata a Ciudadanos, forte oppositore della secessione. Continue reading “L’impasse catalano”
Nel paese dell’effimera primavera
In Guatemala sono state indette elezioni generali per il 16 giugno. Per la massima carica, si propongono ben diciotto contendenti fra cui tre donne. L’asprezza degli estremi fra ricchi e poveri, indigeni e ladinos, urbe e campagna, sinistra e destra, perpetua, tuttavia, atteggiamenti polarizzati e intolleranti. Continue reading “Nel paese dell’effimera primavera”
La parabola autoritaria in medio oriente
Il prezzo del greggio non tornerà a salire ai livelli precedenti alla recessione del 2014 e la crisi della governance dei paesi produttori si è irreparabilmente innescata. Continue reading “La parabola autoritaria in medio oriente”
Esodo venezuelano
Da quando Nicolás Maduro è salito al potere, dopo la morte di Hugo Chávez nel 2013, il bolivar venezuelano ha perso il 99.99 per cento del suo valore contro il dollaro statunitense sul mercato nero locale. Continue reading “Esodo venezuelano”
Legge amazzonica in Ecuador
MP: L’Amazzonia è abitata da circa 800 mila persone, aggruppate in undici popoli ancestrali; un territorio di notevoli risorse, caratterizzato da grandi fragilità. Storicamente qual è stata la visione dei governi dell’Ecuador rispetto alla sua diversità culturale e ricchezza naturale e mineraria? Continue reading “Legge amazzonica in Ecuador”
Evergreen: Populismo. Il teatro globale della politica
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
Populismo. Il teatro globale della politica
Il Toro e la Bambina, 12 settembre 2016
Cosa accomuna Donald Trump e David Cameron? Un fil rouge percorre la trama politica di nazioni quali la Polonia, la Svizzera, l’Ungheria, la Finlandia, la Francia, la Grecia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Slovacchia, la Norvegia, la Lituania, la Svezia, e l’Italia. Personalismo e populismo. Archiviate le ideologie, che resta in politica? Continue reading “Evergreen: Populismo. Il teatro globale della politica”
Riforme senza diritti: Arabia Saudita 2030
Due eminenti attiviste per l’emancipazione femminile, Samar Badawi e Nassima al-Sadah, sono state arrestate in Arabia Saudita quest’estate. Da maggio sono almeno quindici le detenzioni di figure di alto profilo del movimento per i diritti umani, corredate da una aggressiva campagna che le dipinge come spie e agenti sovversivi per la destabilizzazione dello stato. Continue reading “Riforme senza diritti: Arabia Saudita 2030”
Nazionalpopulismo messicano
I cittadini messicani hanno scelto il cinquantottesimo presidente della repubblica con una partecipazione del 63.42 per cento, in ribasso rispetto a tornate previe ed equivalente a due aventi diritto su tre. Continue reading “Nazionalpopulismo messicano”
Nicaragua punto e accapo
Le proteste avvenute in Nicaragua contro la riforma fiscale del passato aprile, che decretava un aumento delle imposte per lavoratori, impresari e pensionati, hanno canalizzato il malcontento diffuso dal 2013 verso il presidente Daniel Ortega, in carica da undici anni mediante un ferreo controllo dell’esercito e della polizia. Continue reading “Nicaragua punto e accapo”
Corruzione e familismo nel Perù ai tempi di Odebrecht
Il presidente del Perù, Pedro Pablo Kuczynski, ha presentato le dimissioni solo dopo diciannove mesi dall’investitura quinquennale, a motivo della sua implicazione in uno scandalo per corruzione con il gigante brasiliano delle costruzioni Odebrecht, le cui dimensioni continentali potrebbero provocare crisi in altri paesi latinoamericani. Continue reading “Corruzione e familismo nel Perù ai tempi di Odebrecht”
L’Iran fra giochi di palazzo e cambio generazionale
Attraverso la cortina di fumo sulle dimostrazioni pubbliche delle ultime settimane, proviamo a guardare all’Iran come al laboratorio politico che è sempre stato, con la sua fitta rete di movimenti sociali che hanno lottato senza sosta per modernizzare la nazione e dato vita alla prima rivoluzione costituzionale del medio oriente nel 1906, e dagli anni sessanta e settanta, a quell’islam politico che guadagnerà importanza in seguito alla primavera araba del 2010-11. Continue reading “L’Iran fra giochi di palazzo e cambio generazionale”
Diritto e dovere alla conoscenza e democrazia partecipata
Il “diritto alla conoscenza” è al centro di un dibattito sorto in contrasto alla progressiva e universale erosione della libertà di espressione e il propagarsi dell’industria delle notizie false o ingannevoli, e in difesa del primato dei diritti umani, il buon governo, l’accountability e la responsabilità pubblica. Alimentato da un delicato ecosistema, è intrinseco al “diritto allo sviluppo”. Continue reading “Diritto e dovere alla conoscenza e democrazia partecipata”
Populismo. Il teatro globale della politica
Cosa accomuna Donald Trump e David Cameron? Un fil rouge percorre la trama politica di nazioni quali la Polonia, la Svizzera, l’Ungheria, la Finlandia, la Francia, la Grecia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Slovacchia, la Norvegia, la Lituania, la Svezia, e l’Italia. Personalismo e populismo. Archiviate le ideologie, che resta in politica? Continue reading “Populismo. Il teatro globale della politica”
Cento giorni di governo in Perú
Tutto è potenziale in Perú. La sua geografia e ricchezze ambientali ne fanno uno dei paesi più promettenti dell’America Latina. Gli altipiani andini sono colmi di minerali, inclusi materiali rari, e fiorenti per le coltivazioni. L’interno dell’Amazzonia trabocca di acqua per la produzione idroelettrica e risorse boschive. Il capitale umano è mediamente istruito e il settore privato vivace. I porti della costa ovest del Pacifico sono un trampolino verso Asia e Cina. I suoi cinque confini lo posizionano come l’hub logistico naturale per l’integrazione regionale. Nonostante un 3.70% di crescita annuale, grazie alla bilancia commerciale delle esportazioni, sinora è tuttavia mancato un chiaro disegno di sviluppo. Continue reading “Cento giorni di governo in Perú”
Theresa May a 10 Downing Street
In realtà le donne in lizza per Downing Street erano due: Andrea Leadsom, già Ministro dell’Energia, e Theresa May, Ministro degli Interni del governo del premier dimissionario David Cameron; emerse dal fondo della fila, dopo una serie di manovre e colpi bassi che hanno visto eliminarsi a vicenda gli uomini del Partito Conservatore. Continue reading “Theresa May a 10 Downing Street”