Published by Maddalena Pezzotti
Sono un’esperta internazionale in materia di inclusione sociale, diversità culturale ed equità, con quindici anni di esperienza sul campo, in diverse aree geopolitiche, e in contesti di emergenza, conflitto e post-conflitto. Nel mio lavoro cerco con entusiasmo e determinazione di immaginare e dare forma a un mondo dove la pace, l’uguaglianza e lo sviluppo, siano reali opportunità per tutti.
Ho sempre mantenuto attiva la mia curiosità intellettuale per le trasformazioni sociali e politiche globali e sono autrice di due libri, manuali, e numerosi articoli. Ho impartito conferenze in venti paesi su migrazioni, protezione dei rifugiati, parità di genere, questioni etniche, diritti umani, pace, sviluppo, cooperazione, buon governo, e knowledge for development.
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Paradise Sorouri è il nome d’arte della prima rapper afghana. Non usa il proprio per proteggersi dai fondamentalisti religiosi. Rifugiata in Iran con la famiglia, e cresciuta ascoltando Jay Z, Eminem, Tupac e Dr. Dre, è stata costretta a fuggire per tre anni in Tajikistan dopo il successo dei suoi video in YouTube. Rima in dari contro la discriminazione e la violenza sulle donne. “Non vogliono una ragazza, ma un giocattolo. Un essere debole e velato, una schiava dell’uomo” canta in uno dei suoi video girati per le strade di Herat.
Questa giovane rapper che canta denunciando, con coraggio, la violenza contro le donne e le loro condizioni di vita in alcuni Paesi di religione islamica, risveglia la nostra sopita attenzione sulla condizione femminile in quei Paesi e ci fa ricordare che c’è ancora molto da fare per permettere loro una vita degna di questo nome.