Claudette Colvin: la first girl dei diritti civili

Rosa Parks, scomparsa nel 2005, divenne famosa in tutto il mondo, ispirando film, libri e canzoni, per essere stata arrestata il primo dicembre del 1955, al non aver ceduto il suo posto sull’autobus a un uomo bianco. La first lady dei diritti civili, così come definita nel 1999, con l’attribuzione della medaglia d’oro del Congresso, il più prestigioso riconoscimento civile statunitense, non fu, in realtà, la prima persona a Montgomery a ribellarsi alle norme segregazioniste. Nove mesi prima, Claudette Colvin, una ragazza di 15 anni, era stata condannata per aver violato la stessa ordinanza. Continue reading “Claudette Colvin: la first girl dei diritti civili”

Latifatou Compaoré

Ci sono molte bambine che ogni anno sono vittime della mutilazione genitale femminile. Si tratta di una pratica atroce che ragazze della mia età hanno sperimentato. Queste giovani soffrono enormemente e restano marcate per il resto della loro esistenza. Lottiamo insieme per mettere fine alla mutilazione genitale. É una causa che difenderò per tutta la vita. Continue reading “Latifatou Compaoré”

Jakomba Jabbie

L’istruzione è importante, in special modo per una ragazza. Ti permette di avere sicurezza in te stessa, realizzare il tuo talento, e difendere i tuoi diritti. Se non sei istruita, non sarai cosciente dei tuoi diritti e responsabilità. Gli insegnanti marcano il principio di tutto questo. Ti chiedono, “cosa vuoi fare nel futuro?” Se rispondi “il medico”, non possono ribatterti “ma sei una femmina”. Devono dirti “ce la puoi fare”. Continue reading “Jakomba Jabbie”

Gitanjali Rao: scienziata e inventrice

 

Gitanjali Rao, prima “bambina dell’anno” del Time, è apparsa sulla copertina della rivista a dicembre del 2020, in seguito a una selezione di 5 mila candidature. A sedici anni, continua a lavorare su nuovi progetti, con l’impegno per risolvere questioni di ordine sociale. Al forum mondiale sulla conoscenza, del 2021, ha parlato della necessità di coinvolgere i giovani, e la loro prospettiva, nel campo della ricerca. Continue reading “Gitanjali Rao: scienziata e inventrice”

Bend it like Beckham: come si deve comportare “una donna vera”?

 

Jess vive con la famiglia nella periferia di Londra. Nutre una forte passione per il calcio e sogna di diventare giocatrice professionista. I genitori, invece, non considerano questo sport adatto alle donne e pensano che dovrebbe sposarsi e vivere un’esistenza in linea con la tradizione culturale della comunità indo-britannica. Continue reading “Bend it like Beckham: come si deve comportare “una donna vera”?”

Little Miss Sunshine: il coraggio di essere

La scena del concorso di bellezza per bambine del film “Little Miss Sunshine” (commedia drammatica del 2006) rappresenta una critica a questa pratica diffusa negli Stati Uniti, attraverso la quale le bambine vengono vestite e truccate, come se fossero adulte, e così esibite e sfruttate per i fini commerciali di un lucrativo circuito e la soddisfazione di ambizioni frustrate delle loro famiglie. Continue reading “Little Miss Sunshine: il coraggio di essere”

Il diario di Aleppo di Bana Alabed

All’età di sette anni, Bana Alabed ha cominciato a documentare l’assedio di Aleppo. Con l’aiuto di sua madre, insegnante di lingua inglese, ha raccontato la sofferenza della vita quotidiana nel distretto al-Bab, roccaforte dei ribelli. Attraverso il suo account in Twitter, seguito da 370 mila persone, si è rivolta ai leader del mondo, includendo Vladimir Putin, Barack Obama e Bashar al-Assad, chiedendo di attivarsi per i milioni di bambini intrappolati nel conflitto. Continue reading “Il diario di Aleppo di Bana Alabed”

Janna Jihad Ayyad, corrispondente di guerra

Janna Jihad Ayyad, classe 2006, è un’attivista per la pace e giornalista in erba.  Nata nella tribù Banu Tamim, è figlia della direttrice del dipartimento per gli affari della donna del governo palestinese.  Ha cominciato a postare reportage sull’occupazione israeliana quando aveva sette anni, dopo l’uccisione di due membri della sua famiglia, usando l’iPhone della madre, e arrivando a ottenere più di 280 mila followers in Facebook.  E’ presente su diversi social media in arabo e inglese.  “La mia telecamera – ha dichiarato, è più forte di qualsiasi fucile”.

La regina del rap dello Zimbabwe

Lo pseudonimo è l’abbreviazione del nome anagrafico, ma anche un acronimo: African Women Arise.  Awa è un’artista hip hop del popoloso ghetto di Makakoba nel sud dello Zimbabwe.  Nonostante le frequenti intimidazioni, è determinata a proseguire questa carriera, occupandosi di temi legati alla condizione delle bambine e le ragazze nel suo paese, la violenza domestica e l’abuso sessuale.

Palestina. Ahed Tamimi

I tribunali militari israeliani hanno un tasso di condanna del 95 per cento dei crimini attribuiti a dimostranti palestinesi.  Ahed Tamimi, una ragazza sedicenne, che rischiava fino a dieci anni di carcere, ha patteggiato una pena di otto mesi di reclusione, e circa 1.500 dollari di ammenda, per aver schiaffeggiato un soldato e averlo spinto fuori a calci dal giardino di casa sua, ammettendo quattro dei dodici capi di accusa che le erano stati mossi, fra i quali aggressione aggravata contro un uomo adulto in assetto da combattimento, nonostante lei fosse disarmata. Continue reading “Palestina. Ahed Tamimi”

Amina Iro e Hannah Halpern poetry slam

Amina Iro e Hannah Halpern hanno recitato questo poema in molte manifestazioni e hanno vinto premi per il loro talento, visione e coraggio. Di religione e cultura musulmana la prima, ebraica la seconda, sin da piccole, sono state educate a collocarsi reciprocamente nella categoria dell’”altro”. In questa esibizione, bella e potente, smontano gli stereotipi che le vogliono diverse e separate. Se le decisioni geopolitiche le prendessero le bambine e le ragazze…

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