Spazi strategici: i chockepoint
I chokepoint sono stretti o canali artificiali di rilevanza geopolitica, per essere punti di passaggio, tattici e obbligati, per merci e risorse energetiche, lungo le principali rotte internazionali. Continue reading “Spazi strategici: i chockepoint”
Lezioni sul mondo dalla pandemia
La reazione alla paura e l’incertezza, infuse dalla propagazione rapida e letale del nuovo coronavirus, e al severo impatto economico del confinamento sociale, hanno fatto insorgere speculazioni su un cambio radicale nell’etica e l’ordine globale post crisi. Con probabilità, non sarà così. Continue reading “Lezioni sul mondo dalla pandemia”
Almanacco: l’Unione di Kalmar
17 giugno 1397
Margherita I di Danimarca, figlia del re di Danimarca Valdemaro Atterdag, e moglie del re di Norvegia, riunifica i regni di Danimarca, Norvegia e Svezia in un solo stato scandinavo forte. Con l’Unione di Kalmar (Kalmarunionen) i tre rinunciano alla sovranità, ma non all’indipendenza. Continue reading “Almanacco: l’Unione di Kalmar”
Pillole: Panarabismo
Ideologia politica e movimento, appartenenti all’ambito del nazionalismo arabo, intesi a promuovere l’unità, o quanto meno una vasta solidarietà politica e culturale, fra i popoli di lingua e civiltà araba. Dal 1945 ha trovato espressione, sul piano istituzionale, nella Lega degli Stati Arabi. Continue reading “Pillole: Panarabismo”
Il conflitto residuale siriano
Decimo anno di guerra. Cinque potenze mondiali e regionali coinvolte. Quasi 6 milioni di rifugiati – di cui 3.7 in Turchia, 1.5 in Libano, 600 mila in Giordania -, 6.2 milioni di sfollati interni. Più di 600 mila casi di tortura, 500 mila arresti arbitrari, oltre 50 mila desaparecidos, fra 320 e 500 mila morti, un terzo civili, esecuzioni extra-giudiziali nell’ordine delle centinaia di migliaia. Un panorama di città annientate dai bombardamenti. Continue reading “Il conflitto residuale siriano”
Almanacco: Georgia
9 aprile 1991
La Repubblica Sovietica Georgiana si separa dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e assume il nome di Georgia. Tbilisi resta la capitale. Continue reading “Almanacco: Georgia”
Almanacco: relazioni israelo-egiziane
26 marzo 1979
Israele accorda la restituzione della penisola del Sinai all’Egitto. Continue reading “Almanacco: relazioni israelo-egiziane”
Pillole: Hezbollāh
Hezbollāh o Ḥizb Allāh, Partito di Dio, è un movimento sciita nato in Libano nel 1982, in seguito all’invasione israeliana, nel corso della quale ha realizzato numerose e cruenti azioni. Il suo radicamento nella società è continuato anche dopo il ritiro di Israele dalla fascia di sicurezza nel 2000. Continue reading “Pillole: Hezbollāh”
Capire la geopolitica: la scuola anglo-americana
La scuola anglo-americana di geopolitica è contraddistinta da un approccio teorico realista e un marcato pragmatismo nell’azione. L’obiettivo generale è quello del massimo raccordo possibile fra la teoria e la pratica. In altre parole, pretende evitare la distanza fra il pensiero strategico e le capacità strategiche dello stato. Continue reading “Capire la geopolitica: la scuola anglo-americana”
Si può prescindere dalla Russia in medio oriente?
Spesso si legge della sorpresa espressa da varie fonti per il ruolo consolidato dalla Russia in medio oriente, soprattutto in contrasto con l’atteggiamento erratico degli Stati Uniti. L’anomalia, tuttavia, non risiede nel suo attivismo, quanto nell’assenza prolungata, che ha preceduto questo grande ritorno. Continue reading “Si può prescindere dalla Russia in medio oriente?”
I post più votati del 2019
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Almanacco: Unione Sovietica
26 dicembre 1991
Il soviet supremo si riunisce per l’ultima volta e dissolve formalmente l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Urss). Il giorno precedente Gorbačëv aveva rassegnato le dimissioni da presidente. Continue reading “Almanacco: Unione Sovietica”
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Almanacco: relazioni Cina-India-Pakistan
21 novembre 1963
Il Trans-Karakoram, regione montagnosa di 5.800 chilometri quadrati quasi disabitata, contesa fra il Pakistan e l’India è ceduta alla Cina dal Pakistan. L’accordo frontaliero viene condizionato alla risoluzione finale della disputa del Kashmir, grande quasi come il Regno Unito, e suddiviso fra India (Ladakh), Pakistan (Gilgit-Baltistan, sottratto all’India) e Cina (Aksai Chin).
Africa: l’altra sponda del Mediterraneo
Il sedicente stato islamico ha rivendicato l’attacco, con un ordigno esplosivo rudimentale, nel quale sono stati feriti, nei pressi di Kirkuk, nove membri di un team misto di forze speciali italiane e peshmerga curde, impegnate nell’identificazione di cellule terroristiche in Iraq. Il grado di attenzione degli organi preposti non si è mai abbassato, con la conseguente riduzione degli attentati in Europa, dopo una sanguinosa stagione. Tuttavia, la minaccia resta, fuori e dentro i nostri comuni confini. Continue reading “Africa: l’altra sponda del Mediterraneo”
Capire la geopolitica: Rudolf Kjellén
Il pensiero geopolitico rimonta alla Grecia antica e Aristotele. Il termine è stato coniato dal geografo e politologo svedese Rudolf Kjellén e appare per la prima volta in una sua opera del 1916. Continue reading “Capire la geopolitica: Rudolf Kjellén”
Evergreen: Demografia come fattore geopolitico
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
Demografia come fattore geopolitico
Il Toro e la Bambina, 11 luglio 2017
Centinaia di migliaia di anni sono trascorsi prima che la popolazione mondiale raggiungesse il primo miliardo, e in solo meno di 200 anni è diventata sette volte tanto. Il fattore determinante di questo aumento esponenziale è stato il numero crescente di individui sopravvissuti fino all’età riproduttiva, dovuto a un progressivo miglioramento della qualità della vita e la riduzione della mortalità, accompagnato quindi da cambiamenti nei tassi di fertilità. Continue reading “Evergreen: Demografia come fattore geopolitico”
Almanacco: Corea
9 settembre 1948
La Corea è divisa in Repubblica Democratica Popolare (Corea del Nord) e Repubblica di Corea (Corea del Sud). Pyongyang e Seoul sono le rispettive capitali. Continue reading “Almanacco: Corea”
Braccio di ferro nello stretto di Hormuz
Il 90 per cento del petrolio estratto dai paesi che si affacciano sul golfo Persico – il 20 del totale globale, circola per lo stretto di Hormuz, unica via di accesso al mare aperto per gli otto grandi esportatori arabi alleati degli Stati Uniti. Sia l’Iran sia gli Stati Uniti hanno forti interessi nell’area. Continue reading “Braccio di ferro nello stretto di Hormuz”
Il Quiz della Bambina, Agosto 19
Interessata alle relazioni internazionali?
Appassionato di geopolitica?
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Le alture del Golan, una scuola di geopolitica
Le alture del Golan sono un altopiano roccioso, a nord-est di Israele, fra i 1.000 e i 1.200 metri di altezza, con una superficie totale di circa 1.800 chilometri quadrati. Delimitate dal monte Hermon a nord, dal fiume Yarmuk a sud, da un suo ramo stagionale e colline degradanti a est, e dal fiume Giordano e dal mare di Galilea a ovest, sono di enorme calibro strategico-militare, in quanto forniscono un ampio dominio visivo su Israele, Siria, Giordania, e Libano. Continue reading “Le alture del Golan, una scuola di geopolitica”
Il Quiz della Bambina, Luglio 19
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Capire la geopolitica: Nicholas Spykman
Nicholas Spykman ha scritto “i ministri vanno e vengono, persino i dittatori muoiono, ma le montagne restano imperturbate”. Continue reading “Capire la geopolitica: Nicholas Spykman”
La militarizzazione del Sahel
I recenti assalti letali a cristiani in Niger e Burkina Faso hanno riportato agli onori della cronaca la ferocia del terrorismo islamico consumata nel Sahel, già oggetto di attenzione per i crocevia migratori che si dipanano in questa lunga striscia di terra, dall’oceano Atlantico a ovest al Mar Rosso a est. Continue reading “La militarizzazione del Sahel”
Almanacco: Cina
23 maggio 1951
La Cina assume il controllo del territorio non riconosciuto del Tibet. Continue reading “Almanacco: Cina”
Pillole: Califfo
Sommo monarca della ummat al-islāmiyya (comunità islamica universale). Secondo la dottrina ortodossa, deve essere musulmano, sunnita, maggiorenne, di condizione libera e discendente dei quraish, la tribù di Maometto. Istituito dopo la morte del Profeta nel 632, il califfato ha avuto termine nel 1258, con la conquista di Baghdad da parte dei mongoli. Continue reading “Pillole: Califfo”
Blackout Venezuela
Il 23 gennaio il congresso del Venezuela ha pronunciato vacante la massima carica dello stato e proclamato il presidente della camera, Juan Guaidó, presidente della repubblica ad interim. Dopo due mesi di tensione e scontri tra le fazioni, Guaidó è stato destituito e interdetto dai pubblici uffici. Continue reading “Blackout Venezuela”
Possibili scenari del ritiro americano dalla Siria
Nonostante l’annuncio iniziale del ritiro americano dalla Siria sia stato rettificato – specificando che avverrà solo alla completa sconfitta dell’Isis, e con garanzie da parte turca del rispetto degli alleati curdi, la risoluzione spalanca uno scenario, in cui le cause del conflitto rimangono irrisolte, e il pericolo di un’instabilità permanente non è da escludere. Continue reading “Possibili scenari del ritiro americano dalla Siria”
Stati Uniti, Russia, Cina e l’effetto domino della corsa al nucleare
Ci sono avvenimenti che segnano il passo della geopolitica mondiale. Il ritiro degli Stati Uniti, e poi della Russia, dal trattato firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev (Nfl per la sigla inglese), che proibisce i missili nucleari a raggio intermedio, è uno di questi. Continue reading “Stati Uniti, Russia, Cina e l’effetto domino della corsa al nucleare”
Yemen, cinque riflessioni e una conclusione preliminare
Uno. La guerra in Yemen – catastrofe i cui numeri sono stati ben illustrati dai mass media, è un disastro per gli interessi di sauditi e americani. L’errore strategico è stato di tale portata da aver prodotto proprio quei risultati che intendeva scongiurare. Continue reading “Yemen, cinque riflessioni e una conclusione preliminare”
I post più votati del 2018
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La parabola autoritaria in medio oriente
Il prezzo del greggio non tornerà a salire ai livelli precedenti alla recessione del 2014 e la crisi della governance dei paesi produttori si è irreparabilmente innescata. Continue reading “La parabola autoritaria in medio oriente”
Le interviste della Bambina
Una galleria di interviste a esperti e protagonisti internazionali
L’affare Khashoggi
Il rapporto del 2018 di Human Rights Watch definisce la Turchia come il primo paese a livello mondiale nella persecuzione di reporter, commentatori e blogger. Continue reading “L’affare Khashoggi”
Evergreen: A braccetto con il tiranno
La Bambina ripubblica un articolo di attualità
A braccetto con il tiranno
Il Toro e la Bambina, 30 giugno 2017
Il Consiglio Europeo, riunito a Bruxelles la scorsa settimana, ha discusso l’attuazione delle misure per arginare i flussi migratori lungo le rotte del Mediterraneo centrale e orientale, e gli strumenti creati per affrontarne le cause, compreso il riordino del sistema di asilo. Intenti che non hanno ancora scaturito grandi risultati, malgrado l’emergenza in corso, accreditando l’intollerabile torpore e la deficienza di strutture e processi, che vanno prontamente riformati per rispondere ai principi di responsabilità e solidarietà, nonché a quelli di efficienza istituzionale e politica. Continue reading “Evergreen: A braccetto con il tiranno”
Riforme senza diritti: Arabia Saudita 2030
Due eminenti attiviste per l’emancipazione femminile, Samar Badawi e Nassima al-Sadah, sono state arrestate in Arabia Saudita quest’estate. Da maggio sono almeno quindici le detenzioni di figure di alto profilo del movimento per i diritti umani, corredate da una aggressiva campagna che le dipinge come spie e agenti sovversivi per la destabilizzazione dello stato. Continue reading “Riforme senza diritti: Arabia Saudita 2030”
Il Quiz della Bambina, Agosto 18
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Il Quiz della Bambina, Luglio 18
Interessata alle relazioni internazionali?
Appassionato di geopolitica?
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Un’età dell’oro per l’India?
L’India è la settima economia e il terzo esercito per effettivi del mondo. Tuttavia, non è parte della Cooperazione Economica Asia-Pacifico – anche se è la terza forza economica asiatica; né del G7 – nonostante sorpassi il Pil di Canada e Italia; né dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – sebbene emerga fra gli attori in Asia e Africa; e neppure dell’Agenzia Internazionale dell’Energia – essendo uno dei massimi consumatori; e tantomeno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Continue reading “Un’età dell’oro per l’India?”
Fantasmi nucleari dall’Iran alla Corea del Nord
Il ritiro americano dall’accordo multilaterale con la Repubblica Islamica dell’Iran sulla non-proliferazione di armi di distruzione di massa è arrivato forte e chiaro, scoperchiando una serie di interrogativi. Continue reading “Fantasmi nucleari dall’Iran alla Corea del Nord”
Islam politico
Dagli anni settanta, hanno preso il via numerosi modelli di partecipazione politica di formazioni islamiche, il cui scopo è l’applicazione alla vita sociale della shari’a, ovvero di concetti coranici, nonostante il testo sacro non includa categorie sulla configurazione o amministrazione dello stato, e fornisca solo indicazioni di giurisprudenza o principi generali, fra cui quello della consultazione negato da tanti assolutismi contemporanei. Continue reading “Islam politico”
Chi è il nemico in Siria?
Parliamoci chiaro. Le armi chimiche c’entrano poco. Negli ultimi sette anni, sono state impiegate, indiscriminatamente, sia dall’esercito siriano, sia dai suoi antagonisti – una parte di questi sostenuta dagli americani, i quali in più occasioni hanno preferito non intralciare l’Isis pur di mettere i bastoni fra le ruote a Damasco. E nessuno ha fatto nulla che potesse cambiare la situazione, a parte qualche gesto isolato e plateale. Continue reading “Chi è il nemico in Siria?”
Turchia, la deriva autoritaria
La Turchia, nel silenzio generale, è diventata una minaccia allo stato di diritto internazionale. Le ondate di arresti e licenziamenti – 90 mila al primo trimestre di quest’anno, voluti dal presidente Recep Tayyip Erdoğan, e susseguitisi dal fallito colpo di stato del 15 luglio del 2016, per purgare le istituzioni da chiunque associato con Fethullah Gülen, clerico in esilio in Pennsylvania, si sono estesi oltre i confini domestici. Continue reading “Turchia, la deriva autoritaria”
Palestina. Ahed Tamimi
I tribunali militari israeliani hanno un tasso di condanna del 95 per cento dei crimini attribuiti a dimostranti palestinesi. Ahed Tamimi, una ragazza sedicenne, che rischiava fino a dieci anni di carcere, ha patteggiato una pena di otto mesi di reclusione, e circa 1.500 dollari di ammenda, per aver schiaffeggiato un soldato e averlo spinto fuori a calci dal giardino di casa sua, ammettendo quattro dei dodici capi di accusa che le erano stati mossi, fra i quali aggressione aggravata contro un uomo adulto in assetto da combattimento, nonostante lei fosse disarmata. Continue reading “Palestina. Ahed Tamimi”
Casamance
Si continua a sparare in Casamance, limbo meridionale del Senegal, isolato dal resto del paese, e incuneato fra il Gambia e la Guinea-Bissau. Il clamore delle atrocità compiute nelle vicine Liberia e Sierra Leone ha sottratto l’osservazione dei media dalla lotta separatista più lunga nell’Africa occidentale. Continue reading “Casamance”
Cosa ha da spartire la geopolitica con le bambine?
Lo stupro come arma di distruzione è tanto antico quanto la guerra, anche se il Consiglio di Sicurezza lo ha ufficialmente riconosciuto in quanto tale solo nel 2008. Viene impiegato, in maniera deliberata e strutturata, per umiliare, terrorizzare e controllare la popolazione; in operazioni di rimozione forzata di civili da zone strategiche; o ancora in campagne di pulizia etnica, senza dover incorrere nei rischi del combattimento. A differenza di altre forme di violenza, spesso non è documentato, o rimane schiacciato dal peso della perdita di vite umane, e non trova posto nei libri di storia. Continue reading “Cosa ha da spartire la geopolitica con le bambine?”
Sos Afghanistan
Dopo oltre quindici anni, non è azzardato pensare che la coalizione Nato in Afghanistan e nel nord-ovest del Pakistan non abbia una strategia decisiva. Il governo di unità nazionale, frutto di un patto di condivisione del potere, mediato da John Kerry nel 2014, fra i due contendenti che si accusavano di brogli elettorali – Ashraf Ghani, presidente, e Abdullah Abdullah, primo ministro, è frammentato e piagato dalla corruzione. Soprattutto è incapace di mantenere l’ordine. Continue reading “Sos Afghanistan”
L’Iran fra giochi di palazzo e cambio generazionale
Attraverso la cortina di fumo sulle dimostrazioni pubbliche delle ultime settimane, proviamo a guardare all’Iran come al laboratorio politico che è sempre stato, con la sua fitta rete di movimenti sociali che hanno lottato senza sosta per modernizzare la nazione e dato vita alla prima rivoluzione costituzionale del medio oriente nel 1906, e dagli anni sessanta e settanta, a quell’islam politico che guadagnerà importanza in seguito alla primavera araba del 2010-11. Continue reading “L’Iran fra giochi di palazzo e cambio generazionale”
I post più votati del 2017
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Questi sono i post più votati del 2017:
Siria. La pantomima della linea rossa
Osservatorio Africa
La matematica dell’immigrazione
Impegno armato e petrolio. La forza dei curdi indipendentisti
Mindanao
Libia. La rivoluzione inconclusa
A braccetto con il tiranno
Medio Oriente, il ruolo di Arabia Saudita, Iran e Stati Uniti
Demografia come fattore geopolitico
Medio Oriente, il ruolo di Arabia Saudita, Iran e Stati Uniti
L’accordo con l’Iran sul nucleare procede, conferma una lettera al congresso del segretario di stato americano Rex Tillerson di aprile. Le pressioni di Russia, Cina ed Europa, e l’innegabile adempienza agli obblighi assunti, hanno disinnescato le minacce di Trump di farlo saltare, ma non l’intenzione di diminuire l’influenza del paese. Il summit di Riyadh di maggio ha rinsaldato la coalizione contro il terrorismo degli Stati Uniti con l’Arabia Saudita, suo partner privilegiato dal 1945, che in verità ha l’Iran nel mirino. Continue reading “Medio Oriente, il ruolo di Arabia Saudita, Iran e Stati Uniti”
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Impegno armato e petrolio, la forza dei curdi indipendentisti
I curdi, 30 milioni di persone dislocate su cinque paesi – secondo dati della Cia del 2014, il 18 per cento in Turchia, il 17.5 in Iraq, il 10 in Iran, il 9.7 in Siria, e due milioni di diaspora in Europa, nutrono aspirazioni di sovranità dalla fine della prima guerra mondiale, quando lo smembramento dell’impero ottomano determinò l’assetto del medio oriente. Continue reading “Impegno armato e petrolio, la forza dei curdi indipendentisti”
Il Quiz della Bambina, Agosto 17
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Mindanao
Quarantasette anni di sanguinosa rivolta, dimenticata dalla stampa e dall’opinione pubblica, potrebbe trovare una conclusione in Mindanao, isola nel sud-est delle Filippine. Rappresentanti dell’esecutivo e della più grande realtà insurrezionalista del paese, il Fronte di Liberazione Islamico “Moro” (Milf, per l’acronimo inglese), hanno sottoposto al Presidente Rodrigo Duterte un disegno legislativo per il potenziamento dell’autonomia ottenuta nel 1996 e investimenti in questa regione travagliata dall’estremismo, che dal 2000 ha provocato 4 milioni di profughi interni, migliaia di vittime, e un ritardo storico nello sviluppo economico e sociale, a dispetto della ricchezza di risorse. Continue reading “Mindanao”
Demografia come fattore geopolitico
Centinaia di migliaia di anni sono trascorsi prima che la popolazione mondiale raggiungesse il primo miliardo, e in solo meno di 200 anni è diventata sette volte tanto, 7.5 miliardi al momento. Il fattore determinante di questo aumento esponenziale è stato il numero crescente di individui sopravvissuti fino all’età riproduttiva, dovuto a un progressivo miglioramento della qualità della vita e la riduzione della mortalità, accompagnato quindi da cambiamenti nei tassi di fertilità. Continue reading “Demografia come fattore geopolitico”
Il Quiz della Bambina, Luglio 17
Appassionato di geopolitica?
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A braccetto con il tiranno
Il Consiglio Europeo, riunito a Bruxelles la scorsa settimana, ha discusso l’attuazione delle misure per arginare i flussi migratori lungo le rotte del Mediterraneo centrale e orientale, e gli strumenti creati per affrontarne le cause, compreso il riordino del sistema di asilo. Intenti che non hanno ancora scaturito grandi risultati, malgrado l’emergenza in corso, accreditando l’intollerabile torpore e la deficienza di strutture e processi, che vanno prontamente riformati per rispondere ai principi di responsabilità e solidarietà, nonché a quelli di efficienza istituzionale e politica. Continue reading “A braccetto con il tiranno”
Libia. La rivoluzione inconclusa
La strage di Manchester del 22 maggio e la vicenda umana dell’attentatore Salman Abedi, britannico di genitori libici, combattente adolescente della resistenza al regime di Gheddafi, porta alla ribalta un paese dove la guerra è entrata a far parte di storie individuali e famigliari, il sacrificio dei caduti della rivoluzione è ostentato nello spazio collettivo, e il desiderio di morte è una forma di cultura per tanti, per quanti come Abedi un’ossessione. Continue reading “Libia. La rivoluzione inconclusa”
Nilo Blu
C’è un terzo fronte di guerra nel Sudan. Eclissato dalle crisi nel Darfur e il Sud Sudan, ugualmente cruento per gli abitanti costretti alla fame e a massicci spostamenti forzati. Continue reading “Nilo Blu”
Siria. La pantomima della linea rossa
Sei anni di guerra civile, 470.000 morti – di cui 70.000 per carenza di servizi di salute, farmaci, acqua potabile e condizioni igieniche, 145.000 cittadini scomparsi, quasi 2 milioni di feriti, 6 milioni di sfollati interni, il 10 per cento dei siriani rifugiato, 13 milioni di persone in stato di emergenza umanitaria, e circa 5 milioni di queste in aree inaccessibili agli aiuti. Continue reading “Siria. La pantomima della linea rossa”
Osservatorio Africa
Gli africani non confidano nelle commissioni elettorali e nella qualità dei suffragi nei propri paesi. Secondo il centro di ricerca Afrobarometer, in trentasei nazioni, circa il 60% degli intervistati non pensa che le votazioni siano libere e giuste e descrivono situazioni diffuse di corruzione, controllo dei media e intimidazioni violente ai seggi. Eppure tante elezioni in Africa hanno costituito delle pietre miliari nell’evoluzione storica delle società e il raggiungimento della pace. Continue reading “Osservatorio Africa”
Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese
La Conferenza di Parigi sul Vicino Oriente del 15 gennaio non ha prodotto esiti storici, o almeno costruttivi, nel rilancio del dialogo fra Israele e Palestina. Nel limbo del processo di pace, l’erosione del capitale diplomatico, la recrudescenza fondamentalista di Israele, e la frammentazione dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), sono le voci di coloro che la pace la costruiscono giorno per giorno, lontano dai riflettori, a essere fonte di ispirazione e speranza. Continue reading “Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese”
Il mondo nel 2017
Un sondaggio sul coinvolgimento degli italiani e le italiane per le notizie di cronaca estera, commissionato all’Ipsos da Rai News e svolto alla fine del 2016, rivela che per il 31 per cento del totale degli intervistati la minaccia percepita come più grave è quella di matrice radicale islamica. Continue reading “Il mondo nel 2017”
Una nuova leadership per il Fronte Polisario
La notizia della scomparsa di Mohamed Abdelaziz Ezzedine, leader del Fronte Polisario – movimento di liberazione sahrawi, e della Repubblica Democratica Araba Saharawi – governo provvisorio di uno stato in attesa di riconoscimento (Sadr, per la sua sigla in inglese), è stata diffusa dalla televisione nazionale in modo telegrafico e frettoloso. Continue reading “Una nuova leadership per il Fronte Polisario”
La Nato e le sfide contemporanee della sicurezza mondiale
Si è concluso a Varsavia il vertice dei capi di stato e di governo della Nato (8-9 luglio) in un teatro di permanente instabilità, complicato da conflitti ai confini dell’Europa e dagli attacchi dal terrorismo transnazionale. Continue reading “La Nato e le sfide contemporanee della sicurezza mondiale”