La chiave di Gerusalemme

La fotografia è stata scattata nel campo profughi di Aida, nei pressi di Betlemme, in Cisgiordania. L’immagine è il simbolo di tutte le chiavi che i palestinesi ancora conservano delle proprie case, nei territori occupati da Israele, dove vivevano da generazioni, e che sono stati costretti ad abbandonare, per la violenza esercitata dall’esercito invasore, quando Israele cominciò l’aggressione nel 1948. Dal quel momento, la chiave è diventata l’emblema della causa palestinese.

Il numero sulla chiave è quello della Risoluzione 194 delle Nazioni Unite, dell’11 dicembre 1948, che stabilisce quanto segue:

Ai rifugiati che desiderano rientrare nelle proprie case, e vivere in pace con i propri vicini, deve essere permesso fare ritorno, nella data fattibile più prossima, e compensazione deve essere corrisposta per la proprietà di coloro che decidono di non tornare, e per il danno o la perdita di proprietà, secondo i principi del diritto internazionale, da parte dei governi e le autorità responsabili.

La Risoluzione 194 non è mai stata né rispettata né messa in pratica, con il silenzio assenso della comunità internazionale.

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